Al comando provinciale Carabinieri di Asti la consegna del “kit di dignità” a favore delle vittime di violenza

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nell’ambito dell’ormai consolidata collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri astigiana e il Centro Antiviolenza “Orecchio di Venere” di Asti sul delicato terra della violenza di genere, quest’anno è stato simbolicamente distribuito il “kit della dignita” a favore delle vittime di violenza. Alla consegna del kit, erano presenti il Comandante Provinciale di Asti, Ten Col. Paolo Lando, i Comandanti delle tre Compagnie Carabinieri astigiane, una rappresentanza dei Comandanti di Stazione e la Dottoressa Elisa Chechile Referente Provinciale del Centro Antiviolenza e Delegato Nazionale del Tavolo Nazionale sulla violenza alle donne.

Il “kit della dignita”, predisposto e finanziato dal Centro “Orecchio di Venere” della Croce Rossa del Comitato di Asti, contiene generi per l’igiene e capi di abbigliamento da impiegare per le prime necessità delle vittime di violenza e sara distribuito ad ognuna delle 26 Stazioni Carabinieri del territorio astigiano.

Vuole essere uno strumento per assistere nell’immediatezza dei fatti le donne vittime di violenza allo scopo di accoglierle mentre attraversano un delicato momento di paura, disagio e confusione. Lo stesso spirito per cui, a suo tempo, presso la caserma “Giovanni Battista Scapaccino MOVM” cede del Comando Provinciale di Asti, e stata realizzata, con it contributo del Soroptimist International d’Italia, la “stanza rossa” struttura appositamente realizzata allo scopo di creare un ambiente protetto e riservato e pertanto idoneo a portare un senso di sicurezza alle vittime di violenza mettendole a proprio agio. Tale spazio dedicato ha continuato ad operare anche nel periodo del lockdown per it COVID-19, offrendo un porta sicuro per le vittime anche con interventi di contrasto e prevenzione.

Queste iniziative, oltre a evidenziare l’efficacia della collaborazione tra associazioni e Carabinieri, e anche l’occasione per sottolineare l’attenzione e le energie profuse negli ultimi anni dall’Arma per contrastare il fenomeno della violenza verso le donne in ogni sua forma, creando protocolli d’azione per i militari al presentarsi di un caso che rientra tra quelli connotati dal “codice rosso”, formando e specializzando personale in questo settore, condividendo i dati raccolti non solo a livello provinciale, per favorire la diffusione delle best practices, ma anche a livello nazionale con l’intervento e l’attivita di analisi da parte degli specialisti del RACIS Centrale di Roma.