L’acquedotto di Cantarana apre le porte ai visitatori per le giornate Fai d’Autunno

Sabato 15 e domenica 16 ottobre, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, Asp aprirà le porte degli impianti di Cantarana che gestisce dal 1997 garantendo l’approvvigionamento idrico alla città di Asti.

Nel sito di località Bonoma, attivo dal 1890 per opera dell’ing. Luigi Medici, come ricorda il monumento nell’omonima piazza di Asti, sono presenti infatti i 13 pozzi da cui vengono attinti ogni anno 7.000.000 metri cubi di acqua e le strutture in cui vengono effettuate la miscelazione e l’ossigenazione dell’acqua, poi trattata con ozono nell’impianto di deferromanganizzazione, per renderla potabile. Da lì parte la rete di adduzione che, per 34 Km, trasporta l’acqua ai serbatoi di Asti e da cui si ramifica la rete di distribuzione, lunga 750 Km, che raggiunge le abitazioni degli astigiani. I costanti controlli effettuati da Asp permettono di affermare che l’acqua che sgorga dai rubinetti di Asti si colloca tra le migliori d’Italia ed è paragonabile ad un’acqua oligominerale.

Gli impianti di Cantarana non sono abitualmente accessibili al pubblico, ma verranno eccezionalmente aperti in occasione di un prestigioso evento, quello delle Giornate Fai d’Autunno, organizzato per promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Vorrei ringraziare il Fai per aver scelto di introdurre nel programma delle Giornate d’Autunno anche la possibilità di visitare gli impianti gestiti dall’Asp. Questa esperienza permetterà ai cittadini di comprendere l’impegno profuso per gestire e, al contempo, tutelare il delicato processo del sistema idrico integrato che da qui origina” commenta il Sindaco di Asti Maurizio Rasero.

“L’inserimento dell’acquedotto di Asti in questo contesto è un motivo di orgoglio per Asp che può quindi illustrare complessità ed importanza delle attività quotidianamente svolte per garantire la disponibilità di una risorsa essenziale” aggiunge il presidente della multiutility Fabrizio Imerito.

Nonostante le recenti variazioni climatiche che hanno messo duramente alla prova l’ambiente con l’allarme siccità, l’acquedotto di Asti non è andato incontro a criticità. Infatti è stato sempre possibile garantire la disponibilità di acqua grazie alla significativa profondità delle falde da cui attingono i pozzi di Cantarana e grazie all’efficienza della rete di distribuzione, recentemente riconosciuta da Arera con specifiche premialità per lo scarso numero di perdite rilevate. Tuttavia, se l’acqua, bene comune indispensabile non solo per la vita umana, viene considerata sempre fruibile semplicemente con l’apertura di un rubinetto, non significa che sia illimitata ma anzi deve essere preservata, non da ultimo, con un utilizzo consapevole da parte degli utenti.

Le visite proposte dal Gruppo FAI Giovani di Asti, con il supporto della Delegazione, potranno essere effettuate dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, con ingresso fino a mezz’ora prima della chiusura. Il Fai suggerirà ai partecipanti un contributo non obbligatorio, a partire da 3 Euro, che andrà a sostegno delle sue attività.