Il Museo parrocchiale di Grana riapre le sue porte: un patrimonio di storia che guarda al futuro fotogallery

Una cerimonia partecipata e ricca di emozioni ha accompagnato l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo parrocchiale/Sacrestia aperta di Grana, ospitato dalla Chiesa parrocchiale Assunzione di Maria Vergine.

Il taglio del nastro si è tenuto venerdì 28 ottobre, alla presenza di un folto pubblico e ospiti che, con la loro presenza, hanno valorizzato ulteriormente il sorprendente patrimonio artistico del museo granese, il cui nuovo allestimento è stato curato dall’Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato, dalla Parrocchia di Grana e dall’Associazione culturale “Grana Arte e Tradizione”.

Inaugurazione Museo Parrocchiale Grana

Ad accogliere e dare il benvenuto presso la maestosa Chiesa Parrocchiale, che rende inconfondibile e riconoscibile anche da lontano il profilo del paese monferrino, il nuovo parroco, Don Simon Aka Bile e il Sindaco Cristiano Gavazza, che hanno ringraziato tutte le persone coinvolte in questo progetto che hanno curato l’allestimento del museo per dargli nuova vita. Un percorso iniziato quando il parroco in carica era don Benjamin Kpodzro, ora spostato a Moncalvo, ma anche lui presente alla cerimonia. Don Benjamin dovette affrontare, insieme a tutto il gruppo coinvolto in questo progetto, un momento di difficoltà quando si presentò l’imprevisto di dover rifare il tetto dei locali adiacenti la chiesa che ospitano il museo. Ma con le forze fisiche, mentali ed economiche di tutti il grosso intoppo fu superato e si è arrivati fino a qui.

Presente alla cerimonia e “quasi commosso” per sua stessa ammissione, Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte, che ha ricordato “nonno Pietro e tutti coloro che hanno fatto si che oggi noi fossimo qui ad inaugurare il museo parrocchiale. Oggi Grana può vantare questo museo perché Grana ha una storia e, visitando la mostra, tutti potranno conoscerla.”

Inaugurazione Museo Parrocchiale Grana

Monsignor Gianni Sacchi, Vescovo della Diocesi di Casale Monferrato, ha riassunto così il significato del lavoro che è stato fatto: “Questo museo valorizza ciò che è stato fatto da generazioni passate. Le nostre chiese, il nostro territorio, sono ricchissimi di opere d’arte ma non tutti riescono a fare una cosa come a Grana, a fare in modo che queste opere possano essere ammirate. La bellezza non va tenuta nascosta, la bellezza è fatta per essere vista e la bellezza ci rimanda a colui che è il Bello. In questo museo ci sono opere che parlano di Dio, della nostra fede, questa mostra rappresenta una catechesi per le opere d’arte esposte, per gli oggetti di culto, le immagini, le icone. Tutto qui ci parla della fede.” 

Inaugurazione Museo Parrocchiale Grana

L’allestimento è stato curato dall’Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi, diretto dall’architetto Raffaella Rolfo, con la collaborazione della storica dell’arte Chiara Mainini. “Si tratta di un’esposizione che era già stata realizzata nel 1978 – ricorda Raffaella Rolfo – quindi quando abbiamo iniziato questo lavoro per noi è stato un riallestimento, partendo da un corpo di opere da mettere a posto. Quello di Grana fa parte di un museo diocesano diffuso, voluto per mantenere nel loro luogo d’origine quello che le comunità locali hanno creato e che fa parte della loro storia. E’ sempre una gioia inaugurare qualcosa, questo in particolare anche per le difficoltà incontrate durante il percorso che ci ha portato fino a qui. Fondamentale è stato l’impegno dei volontari dell’Associazione Grana Arte e Tradizione.”

Alla guida di Grana Arte e Tradizione c’è Gianfranco Balliano, maestro di cerimonie dell’evento di inaugurazione e punto di riferimento nella vita culturale locale che ringraziato una per una tutte le persone che hanno permesso che il museo ritornasse a nuova vita: “Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto per il nostro paese“. Un progetto che ha una visione che non guarda solo al passato ma che coinvolge anche le nuove generazioni.

Inaugurazione Museo Parrocchiale Grana

Infatti, per le visite del museo sono stati coinvolti anche i giovani del paese, ragazzi e ragazze che affiancheranno i volontari dell’Associazione Grana Arte e Tradizione nell’accoglienza dei turisti, ciascuno dedicandosi alla spiegazione di una parte dei beni ospitati dalla chiesa e dal museo. Una scelta che permetterà ai più giovani di essere protagonisti della vita culturale del paese per dare un futuro alle memorie custodite preziosamente in questo luogo, che rappresentano il forte legame di tante persone con Grana.

Il museo è aperto la prima e la terza domenica del mese dalle 15 alle 18, durante il periodo natalizio sarà allestito anche il presepe nel ricordo di Nino Di Muzio per cui dall’8 dicembre al 6 gennaio il museo sarà aperto tutti i giorni festivi con gli stessi orari. Per informazioni e prenotazioni di gruppi, minimo 10 persone, si può scrivere a info@granaarteetradizione.it