Folto pubblico alla Biblioteca Astense per la presentazione del libro su Adriano Olivetti

Tutto esaurito, lunedì scorso 24 ottobre, per la presentazione presso la Biblioteca Astense di “Adriano Olivetti, un italiano del Novecento”, ultimo libro di Paolo Bricco, edito da Rizzoli.

A dialogare con il giornalista del Sole 24 ore, vincitore del Premio Biella Letteratura Industria (2016) e del prestigioso Premiolino (2019), Manuela Furnari e Luigi Florio. Molti i temi affrontati: da quella idea di fabbrica con una biblioteca interna per i dipendenti fino ad arrivare al “demone” di un riformismo politico e sociale esasperato; dall’adesione al corporativismo al rapporto con le donne, in particolare con Paola Levi, e con tutta quella cerchia di intellettuali, architetti, letterati che ruotarono attorno alla figura di Adriano Olivetti.

Un uomo dentro e fuori il sistema, visionario e anche folle, che Paolo Bricco ha saputo restituire alla sua dimensione storica e di uomo, sottolineando, allo stesso tempo, la sua atipicità di “italiano del Novecento”.

«Siamo molto contenti – dichiara Gianni Bosso, presidente de Gli Argonauti, associazione culturale che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Biblioteca Astense- della partecipazione del pubblico astigiano. Era un evento a cui tenevamo molto, perché il libro di Paolo Bricco, frutto di un accurato lavoro di ricerca, riesce a mettere in evidenza alcune zone grigie, ad esempio, il rapporto di Adriano Olivetti non sempre cristallino con il regime fascista. Tutto questo, però, senza togliere nulla alla fascinazione di un personaggio che ha realizzato un sistema economico-industriale unico e irripetibile.»

[Fotografia di Antonella Oldano]