Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale la mozione sulla vita indipendente. “Non sono larghe intese, ma capacità di influenzare l’agenda”

Approvato ieri in Consiglio Comunale  all’unanimità la mozione sul progetto di vita indipendente. Nel quadro delle normative per la realizzazione del PNRR, il 31 dicembre 2021 è stata approvata la Legge delega in materia di disabilità che prevede decreti attuativi aventi anche come obiettivo la realizzazione di Progetti personalizzati di Vita indipendente, come servizio di base del sistema integrato dei servizi sociosanitari, mediante la riconversione delle risorse attualmente destinate all’istituzionalizzazione in servizi a supporto della domiciliarità e alla vita indipendente

“E’ un lavoro che è nato con diverse associazioni, tra cui Anita e i suoi fratelli, Associazione Missione Autismo (A.M.A.), Asti, CEPIM Asti, Comitato 162 Piemonte, Associazione Consequor per la Vita Indipendente, APS Formiche Pre.Occupate : sono felice che sia passata questa pratica – dichiara Vittoria Briccarello, consigliere di Uniti si Può che ha raccolto le istanze che hanno dato vita alla mozione – da oggi  il Comune si impegna  a realizzare percorsi di vita verso l’adultità e livelli crescenti di autodeterminazione delle persone con disabilità e finalizzato alla realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato“.

Diverse le azioni promosse dalla mozione licenziata dal Consiglio Comunale, tra queste, quella di sostenere le richieste dei cittadini con disabilità e dei loro famigliari che chiedono con forza che la Legge delega sia compiutamente attuata e che i Progetti Personalizzati previsti dalla Legge trovino concreta realizzazione. Inoltre, il Comune di Asti ritiene che debba essere realizzato pienamente il diritto di tutte le persone con disabilità a una vita indipendente, attraverso un percorso di autodeterminazione volto alla libertà di scelta di dove, come e con chi vivere, attuando concretamente azioni de – istituzionalizzanti o volte ad evitare l’istituzionalizzazione, riconoscendo alle persone con disabilità il diritto alla cittadinanza ed all’adultità, affinché possano avere accesso ad un’esistenza pienamente vissuta nel mondo di tutti nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione. Infine, si assicura che la persona con disabilità sia il perno su cui deve essere costruito il progetto di vita individuale personalizzato individuando gli strumenti, le risorse, i servizi, le misure che devono essere adottati per la realizzazione del progetto per favorire la partecipazione della persona con disabilità nei diversi ambiti della vita.

“Qualcuno le chiama larghe intese , e abbozza anche la maggioranza a dire che collaboriamo – commenta il consigliere Mario Malandrone (Ambiente Asti) –  noi diciamo che invece è capacità di influenzare l’agenda e affrontare le problematiche con proposte concrete senza diventare parte della maggioranza, noi siamo sempre uguali a servizio, puri, autonomi. Rimaniamo puri nel cuore , di sinistra, ma capaci di proporre”. 

Pierluigi Bersani ad Asti castaldo

“Un piccolo passo di un percorso volto al rispetto dei diritti civili ed umani di tutte le persone, soprattutto quelle più fragili che, spesso, si vedono ancora oggi vittime di discriminazione e della negazione della libertà di scelta – commenta Marco Castaldo per Consequor per la Vita Indipendente ONLUS – quando i soggetti disabili sono oggetto di intervento, essi non esistono, sono invisibili, altri prendono le decisioni al loro posto. Al contrario, quando sono soggetti attivi, attraverso la loro competenza, esperienza e sguardo, essi producono innovazione, abbattono le barriere culturali e promuovono interazione. Lo slogan “nulla su di noi, senza di noi” deve essere il faro da seguire per ogni intervento nell’ambito dei progetti di deistituzionalizzazione, mediante la riconversione delle risorse attualmente destinate all’istituzionalizzazione in servizi a supporto della domiciliarità e alla vita indipendente.
Un doveroso ringraziamento a tutto il consiglio comunale, ma soprattutto a Vittoria Briccarello e alla lista Uniti Si Può che, con passione e competenza, insieme ai rappresentanti di alcune associazioni per la disabilità, hanno creduto e lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo”.