Anche nell’Astigiano si continua a “morire di lavoro”: il 25 ottobre sindacati e Prefettura presenteranno una piattaforma sulla sicurezza

CGIL CISL UIL Piemonte tornano a manifestare per la sicurezza nei luoghi di lavoro, nell’ambito della Settimana della Sicurezza nei luoghi di lavoro organizzata dalle Confederazioni Sindacali a livello nazionale, in considerazione dei drammatici eventi relativi al numero di incidenti, di malattie professionali e di morti nella nostra regione.

La tragica contabilità non accenna a diminuire: ogni anno registriamo più di mille vittime, vale a dire una media di tre al giorno. Nel 2021 sono state 1.221, 111 delle quali in Piemonte.

In Piemonte, nello stesso periodo, le denunce di infortunio sono state 37.090 (+47%), 60 delle quali mortali.

Le Confederazioni regionali, attraverso le proprie categorie, hanno organizzato, nel complesso, circa 165 assemblee nelle aziende del Piemonte. Tra queste figurano realtà produttive come Avio, Skf, Campari, Tnt, Bticino, Michelin, San Bernardo.

Ad Asti, il 25 ottobre si svolgerà un’iniziativa concordata con la Prefettura in cui sarà presentata la Piattaforma sicurezza sui luoghi di lavoro preparata dalla “task force sicurezza”, lanciata dal Prefetto e che comprende parti sociali, Questura di Asti, Carabinieri, Ispettorato del Lavoro, Spresal, Inail.

Le ragioni della mobilitazione e le principali iniziative in programma nella nostra regione sono state spiegate oggi,  nel corso di una conferenza stampa, dai Segretari di CGIL, CISL, UIL Piemonte, Giorgio Airaudo, Alessio Ferraris, Gianni Cortese: “Non possiamo e non vogliamo accettare che, ancora oggi, con tanta facilità, si possano verificare incidenti e perdere vite umane nello svolgimento del lavoro. Così come non è accettabile che non si garantisca adeguata sicurezza e tutoraggio ai ragazzi e alle ragazze impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Devono essere applicate subito le norme di legge esistenti, servono più formazione e maggiori investimenti in prevenzione. Bisogna potenziare gli organici del personale addetto alla vigilanza e all’ispezione, aumentando il numero dei controlli. Siamo di fronte ad una vera e propria strage, che continua in ogni territorio, in ogni settore, dall’edilizia all’agricoltura, dalla manifattura alla logistica. A morire sono anche giovani, spesso minorenni, impegnati nell’alternanza scuola-lavoro.Gli ultimi dati forniti dall’Inail, riferiti ai primi otto mesi del 2022, evidenziano che, in Italia, gli incidenti sul lavoro sono stati 484.561, in aumento del 38,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, di cui 677 hanno avuto esito mortale.”.