120 studenti delle scuole canellesi impegnati in una passeggiata ambientale organizzata dall’Associazione “Valle Belbo Pulita”

Mercoledì 26 ottobre si è svolta a Canelli, su iniziativa di “Valle Belbo Pulita ODV” con il patrocinio della Città di Canelli, una passeggiata ambientale cui hanno partecipato cinque classi della scuola primaria ed una della media dell’Istituto Comprensivo in continuità didattica con il precedente anno scolastico per un totale di oltre 120 ragazze e ragazze e con la presenza dei rispettivi insegnanti.

In programma c’era l’installazione di un nuovo striscione, realizzato col contributo del Centro servizi volontariato di Asti e Alessandria, da appendere, dietro gentile concessione, sul balcone della casa dei fratelli Pistone che si affaccia sul torrente Belbo. Il raduno dei partecipanti ha avuto luogo in piazza Cavour alle ore 10,30 che per l’occasione si è animata anche della presenza di diversi cittadini canellesi in sosta o di passaggio, che, incuriositi, hanno assistito all’iniziativa didattica con interesse. Una grande aula all’aperto, col cielo che ha fatto da soffitto e con le pareti di alberi frondosi si è insolitamente aperta tra il gradimento di tutti gli studenti presenti.

E’ stata una preziosa opportunità colta dall’associazione per offrire un concreto contributo a supporto dell’attività formativa della scuola, finalizzata a far crescere nei giovani attenzione e consapevolezza verso la custodia dell’ambiente, azione che il fondatore dell’Associazione, Gian Carlo Scarrone, ha condotto con grande passione ed impegno per lunghissimi anni: azione che
“Valle Belbo Pulita” intende divulgare e proseguire nella comunità della valle Belbo.

La manifestazione è iniziata in piazza Cavour, alla presenza della autorità cittadine che hanno portato il saluto dell’Amministrazione comunale.

Gli studenti delle sei classi, accompagnate dagli insegnanti, hanno osservato e preso contatto col nostro grande e monumentale platano, che tanto attira l’attenzione e gli sguardi di cittadini e di visitatori in quanto ospita tra le sue poderose branche una piantina di olmo siberiano: un fenomeno della natura poco consueto ma possibile nel meraviglioso mondo degli alberi. Il maestro Romano Terzano, membro storico dell’associazione, ha provveduto ad assegnare ad ogni classe un compito da eseguire attraverso l’uso dei sensi: metodo didattico che permette di suscitare interesse e concentrazione nei ragazzi delle scuole inferiori. Di seguito si riportano i temi proposti: osservazione del grande platano per scoprirne la storia e il segreto dell’olmo siberiano nato tra le sue branche, ricerca nel vicino vialetto dell’albero intruso e di quello più bello come portamento, ricerca dei fungi che minano la stabilità e la salute di un tiglio a causa dei parassiti che lo indeboliscono. Sull’altro lato della piazza una classe è stata impegnata, metro alla mano, a misurare la circonferenza dei platani di maggiore grandezza, le bambine e i bambini della terza elementare di San Marzano hanno abbracciato gli alberi ed hanno scoperto che per stringere quello di dimensione maggiore ci sono volute le braccia congiunte di ben 4 ragazzi. L’ultima classe ha osservato la decomposizione dei ceppi di alberi morti a causa degli abbattimenti recenti.

Terminate le visite tutti i ragazzi sono tornati al centro dell’area pedonale e si sono disposti in un grande cerchio, seduti rigorosamente tutti in prima fila, tutti diretti protagonisti, per svolgere le altre attività programmate. Al centro del cerchio è stato srotolato lo striscione che per la sua bellezza e originalità ha suscitato l’applauso di tutti i presenti. Paolo Rizzola, appassionato ornitologo e autore delle fotografie degli animali stampate sulla tela, ha intrattenuto i ragazzi illustrando la fauna della valle Belbo, mentre Chiara Rizzola, nota guida naturalistica canellese, ha illustrato le proprietà e la storia dell’equiseto, una delle piante più antiche del pianeta. Nell’aula col cielo come soffitto, con i ragazzi in cerchio, tutti in prima fila, la mattinata è filata via in un batter d’occhio. Tutti hanno apprezzato il piacere di vivere una giornata di lezione all’aperto, nessuno si è distratto, nessuno ha disturbato, nessuno ha dovuto essere richiamato.

Successivamente i partecipanti all’evento si sono recati sul ponte dove due volontari hanno fissato lo striscione alla ringhiera della casa dei fratelli Pistone.