Lettere al direttore

Europa Verde: “La pista da motocross a Castagnole Monferrato provocherebbe un danno ambientale irreversibile”

Riceviamo e pubblichiamo.


Gli incendi, la cementificazione del suolo e l’impronta umana che l’uomo ha sulla natura hanno creato tutti i presupposti per cui il Pianeta oggi sta presentando il conto con i cambiamenti climatici. Nonostante questa evidenza drammatica anche nel nostro rinomato territorio del basso Monferrato si continuano a proporre (e ad autorizzare) opere e manufatti da parte di imprenditori privati che prevedono estesi consumi di suolo con la riduzione significativa di aree boscate e dal significativo valore naturalistico.

Tutto questo senza che ci sia un vero beneficio a favore della comunità ma soli scopi reddituali a favore di pochi privati. Il consumo di suolo in Piemonte nel 2021 (dati ISPRA) è stato di 169.655 ettari pari al 6,68% con un incremento rispetto al 2020 di 630 ettari pari al 1,47% di suolo vergine totale. In Provincia di Asti nel 2021 siamo stati ancora più “bravi”:abbiamo consumato 10.935 ettari di suolo vergine pari al 7,24 % con un incremento rispetto al 2020 di 42 ettari pari al 2,44%.

Il dissesto idrogeologico dei nostri territori è figlio degli errori antropici e di certi amministratori compiacenti che nella loro visione antepongono il bene privato a quello comune, danneggiando l’immagine della Provincia di Asti e dei tanti Sindaci che grazie alla loro visione sociale ed ecologica del territorio hanno reso intere aree rispettose della natura e integre per le future generazioni. Questa situazione rischia di presentarsi anche nel territorio di Valenzani frazione di Castagnole Monferrato dove è prevista la realizzazione di un crossodromo con ben due piste per uso motocross.

Il progetto come molti sanno, dopo una prima archiviazione avvenuta nel gennaio 2021, è stato nuovamente ripresentato dalla società Monferrato Srl senza sostanziali modifiche. Da ormai 6 anni questa società continua imperterrita la sua lotta per la distruzione sistematica di una caratteristica vallata boscata: verranno abbattuti oltre 7500 alberi per dare spazio ad un impianto che presenta una estensione complessiva di 17 ettari.

Se realizzata questa opera creerà un danno ambientale enorme ed irreversibile: lo strato superficiale dei primi 10 cm di suolo vergine del sottobosco oggi permette all’acqua di essere assorbita e di rallentarne il suo percorso verso valle, l’impatto ambientale e geologico di questo progetto renderebbe sterile questo substrato che non assolverebbe più al suo naturale compito dando luogo a catastrofi come quelle vissute alcuni giorni fa dagli abitanti di: Senigallia, Trecastelli, Bettolelle, Casine, Pianello d’Ostra, Barbara e Cantiano.

L’abbattimento previsto di oltre 7.500 alberi porterà ad una riduzione di assorbimento ANNUO di CO2 pari a CIRCA 30 TONNELLATE e non sarà possibile trattenere e inertizzare il particolato atmosferico (parliamo di centinaia di kg di PM10, PM5 e PM2,5) e di inquinanti di tipo organico che sono causa sempre più frequente di malattie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio , inoltre non verranno emesse nell’atmosfera diverse tonnellate di ossigeno O2.

Ad aggravare la situazione ambientale si devono aggiungere i seri problemi alla salute pubblica provocati dall’inquinamento dell’aria e dal rumore, come segnalato dagli studi di ARPA e ASL,-AT a danno delle popolazioni residenti nelle vicinanze dell’impianto. Il 15 settembre scorso si è tenuta in Provincia la prima Conferenza dei Servizi per l’autorizzazione alla realizzazione di due piste da motocross nella Valle Randalo nel territorio del Comune di Castagnole Monferrato.

Chiediamo quindi agli Enti che devono valutare la congruità del progetto rispetto alle normative provinciali e regionali oltre che nazionali, di essere rigorosi nell’analisi degli aspetti che impattano l’ambiente e la salute pubblica avendo come principio guida quanto recentemente inserito nella nostra Costituzione: “La repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” affermando altresì che pur riconoscendo che l’iniziativa economica privata è libera questa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Saremo pertanto molto vigili nel verificare che tutti gli Enti esaminino in coscienza e con coscienza tutti gli impatti che la realizzazione del progetto possa avere sull’ambiente e sulla popolazione residente senza cedere alle pressioni di un imprenditore privato e di una Amministrazione che non è sensibile alla tutela della salute dei propri cittadini e non difende (ma svende) la ricchezza del patrimonio naturalistico che quelle colline offrono.

Patrizia Montafia – Giuseppe Sammatrice (candidato al Senato collegio plurinominale Piemonte 2) – portavoce della federazione provinciale di Asti di Europa Verde Verdi,
Paolo Nicolò Romano – Parlamentare della componente alla Camera di Europa Verde Verdi Europei , candidato capolista per la Camera al collegio plurinominale nella lista “Alleanza Verdi e Sinistra” Piemonte 2-2