Marcello Coppo: “Draghi? Una fine annunciata. Candidarmi alle politiche? Io sono sempre a disposizione”

La matassa della situazione politica si è dipanata, a quanto pare, nella maniera più favorevole a Fratelli d’Italia. Prima che la parola passi agli italiani, chiamati alle urne il prossimo 25 settembre, il partito guidato da Giorgia Meloni è il grande favorito per la competizione elettorale. “Abbiamo pagato la coerenza dimostrata in questi anni” spiega Marcello Coppo, Assessore alla Sicurezza nella giunta Rasero che non ha lesinato però dure prese di posizione verso il primo cittadino riguardo all’appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi. 

Alla fine i fatti hanno dato ragione a voi.

Faccio una breve disamina politica. Il destino del Governo Draghi era già stato scritto da tempo. Penso invece che certe forze in Parlamento abbiano sbagliato i conti, forzando la mano quest’inverno per la rielezione di Mattarella e cercando di blindare una legislatura per lucrare qualche mese di stipendio in più. Che Draghi avesse finito il suo compito l’ha affermato lui stesso, dicendo che il PNRR era stato messo al sicuro e chiunque avrebbe potuto portare avanti il progetto. Era inutile accanirsi su un Governo che non avrebbe avuto più nulla da dire: sarebbe stato come una barca con un timoniere che cerca di tenere la barra dritta e rematori che remano in ogni direzione.

Quindi alle urne.

Condivido  l’analisi del sindaco: in questa faccenda tutti i partiti che componevano la maggioranza hanno ottenuto qualcosa. Indice che la situazione politica all’interno della maggioranza era incontrollabile. Apprezzo anche la valutazione riguardante Fratelli d’Italia: la nostra coerenza ha pagato. Aggiungo anche, che se non si vogliono più maggioranze arcobaleno ma invece governi stabili, gli elettori sapranno scegliere chi ha fatto della coerenza la propria cifra politica.

Non sono mancate critiche alla lettera di Rasero a Draghi. Vi trovate bene in questa maggioranza?

Che non ci sia uniformità di vedute tra noi e il sindaco è noto, ma è anche altrettanto vero che il confronto é continuo e le soluzioni si trovano sempre. Abbiamo un approccio diverso alla politica: Rasero è convinto di un approccio civico alla questione, noi riteniamo i partiti politici fondamentali per rappresentare gli interessi dei cittadini. Decidiamo con la nostra testa e non ci facciamo dare ordini: poi ognuno di noi sa distinguere le questioni politiche nazionali dai problemi amministrativi locali.

Le elezioni provinciali cadranno pochi giorni prima del voto politico. In questa situazione il listone unico si allontana.

Si andrà al voto per il presidente della Provincia e per il Consiglio. Credo di sì, ci saranno liste diverse e candidati diversi.

Ti candiderai alle politiche?

Io sono sempre a disposizione. Ho sempre corso alle elezioni, anche quando sapevo che non sarei uscito. Sono risultato il primo dei non eletti per Fratelli d’Italia nel 2o18. Se il partito decide, e se gli elettori vorranno scegliermi come loro rappresentante, io sono pronto.