Con gli Ah!pperò da CarlindePaolo una dichiarazione d’amore per il territorio fotogallery

La consapevolezza di vivere in un territorio che può dare tanto è il primo passo per forgiare un presente e, dunque, un futuro in cui le colline sandamianesi siano protagoniste grazie alla promozione che fanno gli stessi abitanti.
E in casa CarlindePaolo lo sanno bene: i quattro fratelli Ponte hanno rivoluzionato il modo di promuovere non solo il loro vino, ma un intero territorio, con i loro eventi estivi Ah!pperò, sei serate nel corso dell’estate in cui chi partecipa si immerge in quelle che sono le tradizioni di queste terre, raccontate grazie al lavoro quotidiano della grande famiglia dell’Azienda CarlindePaolo.

Ahpperò CarlindePaolo

Un nuovo modo di lavorare la terra e valorizzarne i suoi frutti, quella di Giancarlo, Davide, Lorenzo e Paolo che, moderni “contadini 3.0”, hanno costruito da zero, in poco più di vent’anni, una solida realtà che si impegna a fare qualcosa di grande di cui ne vanno a beneficiare in tanti, molti di più di quelli di cui ci si può rendere conto.
Eventi in vigna o in cantina ormai se ne contano in grande quantità, ma quelli che hanno come location la cantina e le terre di Gorzano da CarlindePaolo non sono solo feste: la festa è il risultato, ma dietro c’è una storia di coraggio, di impegno, di amore e di voglia di emozionare.
Che poi i primi ad emozionarsi sono i fratelli Ponte, quando accolgono i loro ospiti e si prodigano affinché l’esperienza sia di quelle di cui ti ricorderai a lungo non solo della loro attività, ma di quanto si sta bene da queste parti.

Non è un caso se, per eventi infrasettimanali, arrivano partecipanti da Domodossola, Varese, Milano, Cuneo, Genova, Torino, oltre che dall’Astigiano. Qui si sta bene, ci si ferma a dormire nei B&B dei dintorni, ci si fa coccolare.

Ah!pperò

E si degusta la bellezza di un territorio a 360 gradi. Una bellezza che non è solo paesaggio, ma che è anche declinata in grande attenzione verso la valorizzazione di tutto quello che dona questo territorio grazie al sapiente lavoro di tanta gente. Non è solo CarlindePaolo perché nel sontuoso buffet ci sono gli sforzi quotidiani di tante aziende di San Damiano d’Asti e zone limitrofe.

Ahpperò CarlindePaolo

E brillano gli occhi a chef Lorenzo, quando gli si chiede di parlare dei piatti più rappresentativi del territorio che porta in tavola: dagli affettati di grande qualità di alcuni dei più rinomati salumifici della zona, alla battuta di carne servita in questa stagione con una mousse al limone per renderla più fresca, alla grigliata mista perfettamente cucinata con carni a km zero, fino alle melanzane grigliate e al tortino di zucchine raccolte nell’orto proprio accanto all’azienda. E che dire della torta all’albicocca e del gelato al gusto bunet e pesca, di una vicina agrigelateria. L’attenzione ai prodotti di qualità e di stagione, e del territorio è massima, materie prime che vengono lavorate con la passione con cui vengono poi raccontate.

Ahpperò CarlindePaolo
Ahpperò CarlindePaolo

E quando anche l’ospite di fama internazionale coglie tutto questo, la promozione di un intero territorio è cosa fatta. Lo ha capito bene Andrea Casta, il violinista, cantante ed entertainer che è stato ospite della terza serata degli Ah!pperò. Per la prima volta nell’Astigiano, l’artista ha subito colto l’essenza di queste terre. “Mi hanno colpito la biodiversità, la ricca enogastronomia e il grande attaccamento per il loro territorio dei fratelli Ponte. La mia musica è il frutto di connessioni con la natura e i vigneti che ho visitato mi hanno trasmesso emozioni ed ispirazione per composizioni future.” 
Emozionante anche l’accoglienza di “un pubblico così numeroso, con una passione contagiosa” ci ha tenuto a sottolineare Andrea. Parole che valgono assai di più del loro semplice senso, se si pensa al fatto che a giugno, il violinista ha aperto i due concerti di Vasco al Circo Massimo, a Roma, davanti a 75 mila persone a serata.
Un pubblico attento, quello giunto a San Damiano, tra cui molti fan di Vasco che hanno tributato il giusto riconoscimento anche ad Andrea Casta, grande trascinatore con il suo violino e l’archetto luminoso con cui ha “diretto” la serata.

Ahpperò CarlindePaolo

Amante dei vini rossi, “tra Barbera d’Asti, Dolcetto e Nebbiolo qui sto proprio bene” Andrea ha voluto soffermarsi anche sul fatto che un concerto in cantina permette di bere bene, diversamente dagli eventi in discoteca dove vigono i miscelati internazionali. “Qui invece si beve un buon bicchiere di vino e si degustano piatti del territorio realizzati con materie prime di grandissima qualità. Si sente che tutto è fatto con amore e io mi emoziono di fronte a questo!”

E così, dopo il grande sassofonista Micheal Feiner, anche Andrea Casta è stato conquistato dall’impegno di persone come i fratelli Ponte e tutto il loro grande staff.

Investire in eventi come questi non è banale, ci vuole del coraggio. Stiamo parlando di un’azienda agricola, la CarlindePaolo, dove il lavoro quotidiano è produrre vino, non certo organizzare eventi. Nonostante tutto, lo sanno fare molto bene e lo fanno con le idee molto chiare. D’altronde di coraggio a Giancarlo non ne manca: poco più di vent’anni fa queste colline guardavano all’Albese con ammirazione e, probabilmente, con senso di inferiorità. Ma una volta resosi conto di avere davanti a sé una tela bianca su cui dipingere un grande sogno, Giancarlo, insieme al fratello Davide [e poi con Lorenzo e Paolo una volta cresciuti, NdR] , ebbe il coraggio di prendere in mano una tavolozza piena di obiettivi che nel tempo hanno trasformato la tela della campagna di Gorzano in un’opera d’arte, in un capolavoro che mostra il grande amore per tutto quello che queste terre sanno dare, grazie a chi ci crede e non ha paura di guardare oltre la cima della collina, per quando alta e ripida essa sia.

Ahpperò CarlindePaolo