Nubi sul futuro della Conbipel. La Uil: “A rischio gli stipendi dei dipendenti”, CGIL: “Aspettiamo gli incontri sindacali, poi valuteremo”

Sono giorni di attesa sul futuro della Conbipel. Dopo l’acquisto dello storico marchio di abbigliamento, con sede a Cocconato, da parte della società Eapperels di Singapore, il peggio sembrava oramai alle spalle. Invece, altre nubi si addensano all’orizzonte dei dipendenti.

 

Lo scrive in una nota Francesco Di Martino, segretario generale UILTUCS di Asti: “abbiamo appreso dalla comunicazione dell’avvio della procedura per l’esame congiunto tra la Conbipel Spa in A.S. e la Eapparels ltd, nonché successivamente a tale passaggio di trasferimento cui dovrà concretizzarsi al giugno un ulteriore trasferimento di 170 dipendenti dei 21 negozi trasferibili alla società JD Sports Fashion srl, risulterebbe che i 130 dipendenti della sede di Cocconato il trasferimento del personale amministrativo debba concordare una riduzione delle relative retribuzioni dell’ordine del 10% della RAL (retribuzione annua lorda), mediante accordo sindacale attraverso l’accordo individuale da stipularsi prima dell’atto di cessione”

“Riteniamo che tale proposta di accordo inderogabile in pejus sia illegittimo – continua il segretario –  tra l’altro non previsto tra le condizioni di acquisto. La UILTuCS di Asti come già ribadito continua a rimanere attenta alla valutazione della presentazione del piano industriale del trasferimento d’azienda e la piena contrarietà alla richiesta evidenziata nella procedura, quando le stesse impiegate amministrative hanno un livello di inquadramento inferiore rispetto alle mansioni svolte. Siamo in attesa di conoscere la data di convocazione al ministero cui esprimeremo dissenso a tale iniziativa”

La CGIL: “Aspettiamo l’incontro sindacale, ora è prematuro trarre conclusioni”

Cerca di tranquillizzare gli animi invece Mario Galati, Filcam Cgil Asti: “E’ ancora prematuro, secondo noi, per parlare di rischi salariali per i dipendenti La trattativa deve ancora essere avviata e siamo in attesa di un incontro al Ministero a Roma con i vertici dell’azienda. Faremo le nostre valutazioni solo successivamente a questo tavolo. Per ora ci preme sottolineare che, dopo un anno di angoscia, abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che il perimetro lavorativo di Cocconato, sia per quanto riguarda il magazzino che per quanto riguarda il comparto amministrativo, rimarrà intatto. E’ una buona notizia non così scontata fino a qualche settimana fa”.