“Slava Ukraini” risuona nel silenzio davanti al Cristo – albero della Passiún fotogallery

La cappa opprimente della guerra ha accompagnato la Passiún di Gesù Crist, l’azione teatrale del Giovedì Santo che si svolta a Castagnole Monferrato. La tristezza per l’attuale situazione in Ucraina ha cancellato in parte la soddisfazione di un ritorno in presenza di questo storico rito pasquale arrivato alla ventesima edizione.

Ed è stata la guerra il filo conduttore che ha guidato le riflessioni durante i quasi 90 minuti di azione scenica, dal titolo Pax in terris.

Il ritorno del pubblico in presenza ha fatto da cornice alla consueta processione con l’antico canto della Passione, che ha portato il Cristo  -albero, opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel dalla piazza del Municipio al cortile dei camminatori di domande, dove si sono svolte le riflessioni di questa edizione.

Come ha ricordato Papa Francesco, Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli. È crocifisso nei profughi che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio. È crocifisso negli anziani lasciati soli a morire, nei giovani privati di futuro, nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli.

Tra queste il racconto, lascito di Luciano Nattino, del quarto re magio, Artàban, giunto a Gerusalemme dopo mille peripezie mentre Cristo saliva al Calvario.

Ma il momento più commovente della serata è stato sicuramente quando l’attrice ucraina Diana Lavrinova, ha intonato davanti al Cristo – albero il canto “Oy, u luzi chervona kalyna”, canto popolare ucraino assunto ormai a simbolo della resistenza contro l’aggressione russa.

Alla fine dell’azione scenica è intervenuto il vescovo di Asti, Marco Prastaro, che ha letto una riflessione del Cardinal Martini.

Tante le bandiere della pace presenti alla rappresentazione: un segno di speranza in una notte di tenebre, dove, pensando alle tante vittime di questa guerra, che sembrano guardare al volto sofferente del Cristo in croce, ci ricordiamo che “il sangue ha il sapore del sangue”.