Il Ministro del Turismo Garavaglia ad Asti cita il poeta Valéry: “Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi”

“Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi” citando il poeta Paul Valéry, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ospite ad Asti questa mattina, ha esortato i rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti locali a concretizzare le tante idee per far crescere sempre di più l’appeal turistico del territorio astigiano.

Puntualissimo, come raramente accade con le Autorità di tale rilievo, alle 11.30 il Ministro è stato accolto nella splendida cornice del complesso del Michelerio per dare vita ad un talk, condotto da Massimo Cotto, dal titolo “Identità, cultura e territorio: dai fossili all’Oro del Monferrato”, organizzato dall’Ente Parco Paleontologico Astigiano, presieduto da Livio Negro, in collaborazione con Fondazione Asti Musei. Durante la prima parte dell’incontro, il Ministro ha ricevuto il benvenuto dal sindaco di Asti Maurizio Rasero, dal presidente della Provincia Paolo Lanfranco, dall’Onorevole Andrea Giaccone e dal presidente di Fondazione Asti Musei Mario Sacco.

Visita ministro garavaglia

Consapevolezza, esperienze e comunicazione sono le parole chiave che sono emerse durante il dibattito tra il Ministro, il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, Andrea Cerrato, Presidente della Federazione dei Consorzi Turistici del Piemonte “Piemonte Incoming”, il docente universitario Luigi Berzano e Luigi Coppo, quarta generazione delle Cantine Coppo di Canelli Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Visita ministro garavaglia

La conoscenza, intesa come consapevolezza della bellezza di casa nostra, è quello che manca ancora negli Italiani, come illustrato dal Ministro: dati alla mano, lo stesso Italiano non conosce il patrimonio che ha l’Italia stessa da proporre in chiave turistica. “Guardando il bicchiere mezzo pieno, pensate alla potenzialità del mercato italiano per incrementare i flussi turistici” ha sottolineato, bacino interno che potrebbe – o potrà in base alle capacità delle singole aree – compensare la flessione di turismo dall’estero causate dalla pandemia. Ma si tratta anche di proporre un’esperienza da vivere sul territorio, attirare il turista, e di comunicare adeguatamente il tutto. Come quella che può offrire il territorio astigiano, con le sue peculiarità: e se vino e tartufi di qualità si possono trovare anche in altre zone, il patrimonio fossilifero locale è quasi unico al mondo. E su questo è necessario lavorare in rete per emergere a livello internazionale con la consapevolezza di proporre un’esperienza esclusiva che si può vivere solo sul territorio astigiano.

Visita ministro garavaglia

“La transizione al digitale è ovviamente indispensabile. E’ per questo che abbiamo rifatto il portale italia.it che non è più un sito classico con belle foto che non offre nulla al turista, ma è diventato un modo per proporre esperienze, in cui gli Enti stessi sono i protagonisti. Noi abbiamo fatto la cornice, ora tocca a voi riempirla“. Non sono dunque mancate le esortazioni da parte di Garavaglia ai rappresentanti delle Istituzioni presenti ad accoglierlo e ad ascoltarlo per guardare avanti con una marcia in più.

Dopo la visita al Museo Paleontologico e alla mostra Balene Preistoriche, è seguito un momento conviviale con il Ministro molto disponibile ad ascoltare le esperienze in corso ed i progetti di chi si dà da fare per portare vita sul territorio astigiano, ed anche noi di ATnews abbiamo avuto l’opportunità di parlare a tu per tu illustrando il nostro impegno nel “Comunicare la Bellezza” e dell’attività che portiamo avanti per promuovere la rete sentieristica locale con Giornarunner. Proprio dall’ascolto del nostro impegno nel vedere sempre il “bicchiere mezzo pieno”, il Ministro ci ha confidato amichevolmente di apprezzare molto l’e-bike e la sua capacità di far tornare indietro nel tempo chi la prova, per la facilità nel pedalare su pendenze impossibili con un mezzo muscolare.

Battute a parte, Garavaglia ci ha tenuto a far capire come proprio il cicloturismo, in particolare con lo sviluppo dell’e-biking, possa essere un volano economico molto più impattante di ciò che potrebbe sembrare: “In Italia il comparto produce un giro d’affari da 5 miliardi di euro in un anno, in Germania 20 miliardi, stiamo parlando di un punto di PIL solo dall’indotto del cicloturismo. Immaginate cosa significherebbe colmare questi 15 milioni di gap? L’Italia ha una bellezza senza paragoni ma deve organizzarsi per accogliere il turista che dal Nord Europa vuole vivere questo tipo di esperienze e ora non è in grado di farlo. Il Ministero del Turismo sta lavorando in questa direzione: mettere in atto l’organizzazione per far in modo che i nostri territori possano accogliere anche questo tipo di turista.” 

Se da altre parti d’Italia sforzi ne sono già stati fatti, in particolare con i privati che hanno saputo mettere su modelli di business turistico, nell’Astigiano c’è ancora molto da imparare, pur avendo già fatto grandissimi passi avanti rispetto a vent’anni fa. “In Franciacorta ci sono aziende vitivinicole che accolgono 10 mila persone all’anno che pagano per visitare le loro cantine. E gli offrono anche le esperienze sul territorio.”
La Franciacorta ci ha visto lungo tempo addietro, ma questi sono i modelli a cui si possono ispirare tante realtà della provincia di Asti dove c’è sempre più la necessita di una visione collettiva da parte di tutti gli operatori in campo, pubblici e privati.


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