Asti, città della via del denaro: una conferenza sulla Summa di frate Astesano

Il Gruppo Culturale San Martino, la Biblioteca del Seminario e il Museo del Duomo organizzano la conferenza “La summa Astensis su capitale e interesse, scambi monetari e contratti creditizi nella Chiesa di San Martino ad Asti” su frate Astesano da Asti per presentare la sua importante opera, una Summa del 1317.

L’appuntamento è domenica 1° maggio alle 16.30 nella chiesa San Martino di Asti. Ospite il professor Oreste Bazzichi docente di Filosofia sociale ed etica economica alla Pontificia Facoltà Teologica S. Bonaventura-Seraphicum (Roma), membro del Comitato scientifico The economy of Francesc.

La storia dell’opera

San Francesco nel 1212, diretto in Francia, sostò ad Asti, dove alcuni notabili della città gli regalarono una piccola Chiesa, detta “Madonna delle Paludi” (successivamente di San Francesco), purché vi portasse i frati, i quali vi giunsero, costruendo un convento e ingrandendo la chiesetta, nel 1228.

Il convento ben presto acquistò grande importanza e prestigio, oltre che come punto di riferimento di trattative di rilevanza politica ed economica, per la sosta dei mercanti che dal porto di Genova andavano in Francia o nel Nord-Europa (la cosiddetta “via del denaro”: Monferrato, Alessandria, Asti).

Il francescano fra Astesano di Asti, che aveva studiato a Parigi, proseguendo la tradizione socio-economica dei confratelli precedenti, nel 1317 scrive la “Summa de casibus coscientiae”, detta “Summa Astiesana” o “Astensis”. Essa incontrò grande fortuna e larghissima diffusione, come testimoniano le molteplici edizioni che si susseguirono nell’arco di tre secoli in tutta Europa. Il successo si deve al fatto che risiedendo nel convento francescano di Asti, come ultimo snodo di svolta della via dei mercanti, e quindi del denaro che, partendo da Genova, inondava tutta l’Europa, intuì la necessità di scrivere un vademecum (un manuale, dando vita all’inizio della manualistica) sulla dottrina monetaria, creditizia e cambiaria per offrire ai confessori uno strumento informativo e di valutazione in foro interno.

Seguendo l’attività del campsor l’Astesano da canonista pratico qual era, analizza la provenienza del giusto profitto nel cambio delle monete, nelle rendite fondiarie ad vitame mentis, nella vendita a termine, nell’anticipazione dei pagamenti, nel prestito societario, negli acquisti e nelle vendite vitalizie, nonché in moltissime e dettagliate tipologie di contratti.

La Summa Astiesana non subì rielaborazioni, a causa probabilmente della sua ampiezza e del suo carattere speculativo e canonista. Tra coloro che vi attinsero, oltre a Angelo Carletti da Chivasso e Battista di Trovamala di Sale, va ricordato Bernardino da Siena. La fortuna dell’Astesano, infine, è legata anche alla storia della lessicografia giuridica.

Mostra “Economia fraterna”

Oltre alla conferenza sarà possibile prendere visione della Mostra francescana Economia fraterna, promossa dal Sacro Convento di Assisi, curata anche dal professore Bazzichi, “Mostra di frontiera” tra storia, sociologia, teologia ed economia.

L’iniziativa è promossa dal Gruppo Culturale San Martino Asti ODV, dalla Biblioteca del Seminario e dal Museo Diocesano, in collaborazione con l’Associazione San Giuseppe Imprenditore e si pone nell’ambito della conoscenza di
personaggi e tesori astigiani.