8000 firme per contrastare il gioco d’azzardo in Piemonte, piaga sociale nascosta

Una piaga, quella del gioco d’azzardo, che vede il nostro paese al terzo posto nel mondo e prima nel gioco online.

Un giro d’affari che comporta costi sociali altissimi, oltre al rischio di ricadute sanitarie e sovraindebimento e l’infiltrazione di organizzazioni mafiose.

“L’impianto normativo in vigore, voluto dalla giunta presieduta da Alberto Cirio – e appoggiata solamente dalla maggioranza in Consiglio – ha, nei fatti, smantellato quello precedente, che aveva dato ottimi risultati – ha affermato Luigi Gilardetti di Libera Antimafiaè un’operazione politica che ha mobilitato molte realtà – che da anni si battono sul fronte della dipendenza da gioco, della lotta alle povertà, contro il sovraindebitamento, contro le mafie -, contrarie alla abrogazione della legge regionale 9/2016, che ha avuto il merito di regolamentare il settore e tutelare i soggetti particolarmente fragili.

Per questa ragione è stata presentata oggi una campagna di raccolta firme per chiedere un nuovo intervento normativo in materia limitando il gioco d’azzardo nei luoghi pubblici. Ne hanno parlato Luigi Gilardetti di Libera Antimafia, Luca Quagliotti segretario generale CGIL, Daniela Grassi presidente dell”Acli e Elena Berta DI Legambiente. 

La campagna è promossa da Libera antimafia, Acli, la CGIL e Legambiente.

8000 firme in 6 mesi

Abbiamo deciso di chiedere alle elettrici e agli elettori piemontesi di esprimersi sul tema, sottoponendo loro una proposta di legge regionale di iniziativa popolare dal nome “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.
Un progetto che deve ottenere 8000 firme, in 6 mesi, necessarie per intraprendere un percorso virtuoso che, oltre a tutelare le fasce più fragili della popolazione, dia la possibilità di continuare il cammino iniziato con l’approvazione della 9/2016.

Le richieste

Sono 5 le richieste fatte dal Comitato promotore per limitare la diffusione del  gioco d’azzardo:

Prevenire e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico

Aumentare la distanza tra spazi per il gioco e luoghi sensibili, come scuole, ospedali, impianti sportivi, bancomat.

Non concedere autorizzazioni per l’accensione di nuove slot machine e spegnere quelle in funzione che non rispettino la distanza dai luoghi sensibili (300m per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e 500m per i comuni con popolazione superiore)

Diminuire gli orari di accensione degli apparecchi da gioco per un massimo di 10h nell’arco di 24h

Predisporre azioni di monitoraggio ed eventuali politiche del lavoro per tutti i lavoratori coinvolti nella riorganizzazione e ristrutturazione del comparto.

Dove firmare

Sotto i portici Anfossi in piazza Alfieri ad Asti, oltre che nelle sedi e nei circoli degli enti promotori, sarà possibile firmare per promuovere la nuova legge. Il gazebo sarà presente tutti i mercoledì e nella giornata del primo maggio. La campagna si concluderà il 25 settembre. Ad Asti sono già state raccolte 350 firme. “Se raggiungeremo l’obiettivo – spiegano gli organizzatori – il Consiglio Regionale del Piemonte, in varie fasi e in diversi organi competenti, dovrà discutere la nostra proposta e metterla ai voti”