Toccante cerimonia a Calosso per l’inaugurazione della panchina rossa contro la violenza sulle donne fotogallery

Nel pomeriggio di oggi, domenica 13 marzo, a Calosso è stata scoperta la  panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne, proposta dalla biblioteca di Calosso insieme al Centro Antiviolenza L’Orecchio di Venere nell’ambito della campagna “Un Comune solo non basta”.

L’installazione, che si trova presso la terrazza di via Cairoli, è dedicata a Gioia Barbero, giovane mamma di Calosso, molto impegnata in paese, mancata pochi anni fa a causa di un male incurabile. Alla cerimonia di scopertura della panchina, insieme al sindaco di Calosso, Pierfrancesco Migliardi, e alla responsabile L’Orecchio di Venere, Elisa Chechile, sono intervenuti anche i genitori e il figlio di Gioia. Toccante l’intervento del padre della giovane mamma scomparsa prematuramente, che ha ringraziato tutti i promotori dell’intervento per l’iniziativa e per la collocazione della panchina, che si affaccia sulle colline che circondano il centro di Calosso, paesaggio tanto amato da Gioia che preferiva viaggiare tutti i giorni per recarsi al lavoro a Torino, pur di continuare a vivere nel suo comune.

A seguire, nella sala don Monticone di piazza Sant’Alessandro, si è tenuta la tavola rotonda “Questo non è amore”, con la presentazione del libro “Potrebbe succedere”.  Insieme all’autore Roberto Brusaschetto sono intervenute Chiara Cerrato (Commissione Pari Opportunità Regione Piemonte),  Elisa Chechile  (responsabile L’Orecchio di Venere),  Teresa Vallana Ghiggi (presidente Zonta Club di Asti). Ha moderato l’incontro Maria Ausilia Quaglia, assessora di Nizza Monferrato.