Lettere al direttore

Rumorosità di Corso Torino: “Prima di pensare al nuovo, si migliori l’esistente per tutelare gli abitanti”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore sulla questione già affrontata lo scorso autunno sui rumori di corso Torino, situazione che, verosimilmente, per la sua risoluzione non può attendere i tempi della progettazione e successiva realizzazione della Tangenziale Sud Ovest.


Non ci interessano le promesse da campagna elettorale, non ci interessano progetti alternativi o integrativi che probabilmente vedranno la luce quando sarà tardi e, per noi, è già tardi.
L’eccessivo rumore è un problema importante, al pari dell’altrettanto grave inquinamento ambientale. Entrambi generano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana. Tanto che a ribadirlo più volte è stata anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, evidenziamo l’importanza dei temi legati all’ambiente e alla salute umana, anche in virtù delle modifiche costituzionali degli artt. 9 e 41; della normativa europea (art. 37 Carta di Nizza) e del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) all’art.191.

Noi vogliamo dormire e vivere meglio ora. Vogliamo il rifacimento di corso Torino, circa 1 km di strada, ma che rappresenterebbe un iniziale miglioramento della nostra qualità della vita.
Tutto il resto potrà e dovrà aggiungersi, per permettere di proseguire o eseguire progetti a basso impatto ambientale con deviazioni del traffico veicolare e quant’altro si renderà necessario per alleggerire una situazione ormai insostenibile, ma in primis, vogliamo che venga messo a bilancio il rifacimento della sede stradale di corso Torino, con asfalto fonoassorbente ed eliminazione dei cubetti di porfido. Tale tipo di pavimentazione, come più volte segnalato e soprattutto rilevato dall’Arpa tra settembre e ottobre del 2020, amplifica la rumorosità del passaggio veicolare, determina abnormi vibrazioni che danneggiano gli edifici e genera una maggior produzione di polveri sottili a causa del rotolamento degli pneumatici e la conseguente usura. Il transito di furgoni e furgoncini, autocarri con cassoni vuoti, pieni, con sballottamento di attrezzature a bordo degli stessi, autoarticolati con container vuoti e pieni, ecc., accentua pesantemente i problemi sopra evidenziati.

Chi controlla l’effettivo carico dei predetti veicoli?... e la velocità adottata da tutti i veicoli che transitano in corso Torino, quasi pari a quella autostradale, soprattutto durante le ore notturne?
Vogliamo che le istituzioni preposte alla tutela degli interessi dei cittadini, si adoperino, al fine di ridurre l’inquinamento acustico e quello atmosferico, anch’esso rilevato dall’Arpa, attraverso la centralina Baussano alla quale fa capo la nostra zona, un’area urbana ad intenso traffico veicolare, con ben 59 sforamenti al 31.12.2021 e già 37, al 15.03.2022.

Nel frattempo, vogliamo evidenziare l’esistenza di marciapiedi dissestati e sottolineare che, oltre alle strade principali, quelle secondarie sono anch’esse provviste di buche, con vari dislivelli dovuti a lavori di posa della fibra o per altri interventi di scavo.
Chiediamo quindi alle Istituzioni di intervenire, dimostrando concretamente la loro attenzione verso la salute umana, l’ambiente e la sicurezza.
La nostra salute, la nostra qualità della vita, è qui e ora!

Lettera firmata