Confagricoltura Asti: “Le sanzioni russe mettono in pericolo l’Asti Spumante: a rischio 375 milioni di dollari di export”

“Spiace constatare che i venti di guerra di cui parlavamo lo scorso 23 febbraio si siano trasformati in una vera e propria tempesta già il giorno successivo, determinando, in primis, conseguenze drammatiche di carattere umanitario” afferma oggi con rammarico Mariagrazia Baravalle, Direttore della Confagricoltura di Asti.
Purtroppo però la guerra Russia-Ucraina avrà effetti pesanti sul settore del vino made in Italy” aggiunge preoccupato il Presidente Gabriele Baldi.

L’Italia è infatti il primo fornitore di vino della Russia (con una quota di mercato del 30% davanti a Francia e Spagna) con un giro d’affari che lo scorso anno è stato di 375 milioni di dollari e che aveva registrato un progresso sull’anno precedente dell’11% circa.
L’Italia nel 2021 ha registrato tra l’altro un boom della domanda di spumanti (con vendite cresciute del 25%) e un incremento del 2% per i fermi imbottigliati.
Sul settore impatteranno di certo le controsanzioni di Mosca ma anche le difficoltà legate al previsto crollo del rublo oltre alla fiammata dei costi energetici.
A tutto si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.