La fiera campionaria di Asti salta a maggio e vuole diventare una rassegna del settore eno-meccanico a settembre

Si avvicina il mese di maggio e anche il programma degli eventi che costelleranno il mese tradizionalmente dedicato ai festeggiamenti patronali di Asti.

Se da una parte questo 2022 porterà un ritorno alla normalità dei momenti tradizionali (lundes dji feu, stima del Palio, fiera carolingia), mancherà invece la fiera campionaria, che veniva organizzata in concomitanza con il periodo patronale.

Il perché ce lo spiega l’assessore alle manifestazioni, Loretta Bologna: “Purtroppo non abbiamo avuto il tempo necessario per organizzare la tradizionale rassegna – spiega – da una parte perché la situazione fino a poco tempo fa lasciva ancora troppi margini di incertezza, dall’altro perché avremmo avuto difficolta a reperire un numero congruo di espositori dopo questi due anni di pandemia”.

Con il consorzio Al Fiere, che è partner da diversi anni del Comune nell’organizzazione della manifestazione, si pensa però  già a una soluzione alternativa: “Il nostro progetto – prosegue Bologna è quello di spostare la manifestazione nel mese di settembre e passare dalla classica fiera campionaria a una fiera di settore, incentrata sull’enomeccanica. Questo perché la tradizionale esposizione merceologica è un modello ormai superato, mentre Asti ha bisogno di una manifestazione, al pari di altre grandi città italiane, che sottolinei le sue vocazioni produttive e commerciali”.

I venti di guerra in Ucraina, però, non aiutano un settore che ha sempre visto la Russia come un partner importante: “Speriamo che la situazione si normalizzi – conclude – le sanzioni stanno mettendo a dura prova il nostro export che da sempre ha nella Russia uno dei suoi mercati di riferimento. E’ una crisi che potenzialmente può mettere in ginocchio l’intero indotto. Una rassegna a livello internazionale potrà svolgersi solo se le condizioni interazionali permetteranno l’arrivo di buyers e visitatori dai maggiori mercati di riferimento esteri”.