Il piano straordinario della Regione Piemonte per il recupero delle liste d’attesa

Il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi: “Investiremo 50 milioni e monitoreremo gli obiettivi ogni settimana come fatto con i vaccini”

Recupero del 30 per cento entro giugno delle liste d’attesa sulle prestazioni ambulatoriali di primo accesso, presa in carico attiva di tutte le prescrizioni di primo accesso previste dal piano nazionale entro settembre e a dicembre, prima della fine del 2022, recupero di tutte le visite, prestazioni ed interventi rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.

Sono gli obiettivi del Piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa in Piemonte presentato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, e dall’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, insieme al Direttore dell’Assessorato regionale alla Sanità Mario Minola e il consulente strategico Pietro Presti.

Per mettere in atto il cronoprogramma verrà investito un budget di 50 milioni di euro e si procederà con un monitoraggio settimanale degli obiettivi assegnati alle Aziende sanitarie del territorio, attraverso il metodo del “cruscotto” già sperimentato con efficacia per la campagna vaccinale contro il Covid, che vede ancora oggi il Piemonte in testa alle Regioni italiane per terze dosi già somministrate ai propri cittadini.

Rispetto ai ricoveri programmati in particolare il 2021 ha visto già un recupero sul 2020 del 13%. L’obiettivo della Regione per il 2022 è di tornare ai numeri del 2019 e superarli. Lo stesso per quanto riguarda le visite e le prestazioni ambulatoriali, già recuperate del 10% rispetto al 2020, e gli screening oncologici dove il recupero è stato del 45% sul 2020 tornando quasi al livello pre-covid. In particolare gli screening per il tumore al seno nel 2021, nonostante la pandemia, hanno perfino superato del 5,2% quelli eseguiti nel 2019 prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria.

Il Piano per il recupero delle liste d’attesa messo in campo dalla Giunta regionale prevede numerose azioni, tra le quali l’efficientamento delle agende con una maggiore integrazione, anche informatica, tra quelle pubbliche e private, l’ottimizzazione del CUP e della presa in carico delle prescrizioni.

In particolare, entro settembre, l’obiettivo è fare in modo che chiunque chiami per prenotare venga preso in carico dal sistema, anche in assenza di una disponibilità immediata. Sarà il sistema stesso a ricontattare il cittadino a breve, ad esempio attraverso un sms, inviando data e luogo dell’appuntamento ed evitando che si debba telefonare più volte per ottenere la prenotazione.
Si inizierà da alcune delle prestazioni di primo accesso previste come prioritarie dal Piano nazionale di recupero delle liste d’attesa.

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