Due donne, una ucraina e una russa, testimoni di pace alla presentazione di Astigiani

L’associazione verserà 5000 euro alla Caritas per gli aiuti umanitari ai profughi

Ventiquattro rintocchi di campana, tanti quanti i giorni di guerra che hanno finora devastato l’Ucraina.

È cominciata così, sabato pomeriggio al salone della Provincia, la presentazione del nuovo numero della rivista Astigiani. In copertina la bandiera della pace e una foto storica delle operaie della Way Assauto, negli Anni Trenta, controllate dai militari perché producevano spolette per bombe.

“L’incubo della guerra è tornato presente nelle nostre vite. Le immagini di distruzione, dolore, profughi in fuga pensavamo fossero destinate a restare nel grande cassetto della memoria collettiva – ha esordito Piercarlo Grinaldi, presidente di Astigiani – per questo come associazione abbiamo deciso di destinare 5000 euro alla Caritas astigiana per concrete azioni di solidarietà con il popolo ucraino”.

Sergio Miravalle, direttore della rivista, ha introdotto due testimonianze intense e toccanti. Gaja Polovenko, ucraina della zona dei Carpazi che vive ad Asti da anni con la famiglia e Olga Semencha, giovane imprenditrice russa che conduce un’azienda vitivinicola sulle colline di Isola d’Asti e prosegue il sogno del padre di vivere nel Monferrato. Le due donne hanno raccontato delle ansie di questi giorni, delle difficolta di restare in contatto con i parenti e di come la guerra tra due popoli fratelli sia ancora più assurda e straziante. Il loro abbraccio ha sugellato un’amicizia nata tra le due donne, che prima non si conoscevano, destinata a durare in nome della pace. L’ucraina Gaja è tra l’altro l’abile sarta che realizza ogni anno le acciughe mascotte del Bagna Cauda Day, pezzi unici che sono ora riproposti da Astigiani: il ricavato delle offerte andrà ad aggiungersi ai 5000 euro da versare subito alla Caritas.

La presentazione è proseguita sfogliando la rivista che propone una inedita ricerca sulle visite dei Presidenti della Repubblica. Alessandro Sacco, autore del testo ha ricordato date e occasioni dei 4 presidenti che per sette volte e a vario titolo sono venuti in visita nell’Astigiano. Il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, mostrando la medaglia d’oro originale concessa dal presidente Scalfaro nel 1997 al gonfalone della Provincia per il contributo alla lotta partigiana ha annunciato che la motivazione di quel conferimento sarà riportata in una targa che verrà murata il prossimo 25 Aprile.

Si è poi passati a sfogliare altre pagine della rivista con i suoi contenuti: i riti contro la siccità e la storia del Beato Comentina, il santo dell’acqua, di quando Asti aveva una delle più grandi e potenti Certose d’Italia a Valmanera (con l’autrice Daniela Nebiolo) e della figura di Bartolomeo Bona, il nicese che fece crescere le linee ferroviarie nel Risorgimento, raccontato da Fulvio Lavina. Antonio Leucci, a nome del  ruppo dei fotoamatori della Cassa di risparmio, ha illustrato le pagine che Astigiani ha dedicato alla bella mostra sui Grandi fotografi astigiani aperta fino al 27 marzo al museo diocesano del San Giovanni.

Un lungo applauso ha salutato Mimma Bogetti “la gentile signora dei libri”, per oltre trent’anni direttrice della biblioteca Astense, protagonista dell’intervista “Confesso chi ho vissuto”. Le altre pagine della rivista raccontano astigiani di ieri e di oggi: il ricordo di Beppe Andreoli e del “capocomico” Emanuele Pastrone, l’indimenticabile Falamoca, il viaggio della vita di Giovanni Ruffa, la pediatra Ottavia Delmonte che è nel team anticovid dell’americano Fauci, i “ceppi di vite” della famiglia Cocito di Agliano, descritti da Giancarlo Sattanino che ha consegnato alla presidente della Croce Verde Domenica Demetrio 700 euro frutto della mostra “Sfogliamo” svoltasi alla Cascina del Racconto nei giorni del Bagna Cauda Day.

In conclusione, Miravalle ed Enrico Panirossi hanno presentato l’anteprima dell’archivio multimediale della rivista che, per ora, racchiude, aggiorna e integra i primi 20 numeri di Astigiani che quest’anno festeggia i dieci anni di pubblicazione.

Raccolta dei filmini di famiglia con il progetto Superottimisti

Durante la presentazione è stato annunciato con un suggestivo filmato il progetto che Astigiani porterà avanti con l’associazione torinese “Superottimisti” di raccolta e digitalizzazione dei filmini di famiglia girati con i vecchi Super 8. Film di famiglia in pellicole che nascondono spesso straordinari tesori di memoria collettiva diventeranno un documentario realizzato d’intesa con l’assessorato alla Cultura del Comune di Asti.

Astigiani è in vendita a 7 euro nelle principali edicole di Asti e provincia. Gli abbonati la riceveranno a casa. La rivista può anche essere ritirata nella sede di via San Martino 2 (in corso Alfieri, davanti a palazzo Mazzetti), aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 16,30 alle 18,30.