Referendum Eutanasia, il comitato astigiano: “Schiaffo a un milione e mezzo di italiani”

Frustrazione e rabbia. Sono questi i sentimenti che si respirano nel comitato astigiano promotore del referendum sull’eutanasia bocciato poche ore fa dalla Corte Costituzionale.

Sono molto arrabbiata – afferma Pinuccia Cantarella, coordinatrice provinciale dell’associazione Luca Coscioni – la Corte Costituzionale ha dato uno schiaffo a un milione e mezzo di italiani che hanno apposto la loro firma per il referendum, consultazione che aveva trovato apprezzamenti in tutti gli schieramenti, anche nel mondo cattolico”.

“Credo che dopo una sentenza di questo tipo sia difficile per il Parlamento approvare una legge sul fine vita – continua – come già detto da Marco Cappato, noi continueremo la nostra battaglia con la disobbedienza civile in difesa di tutte le persone che si attendevano un segnale di progresso civile importante. Domani l’Italia si sceglierà con una democrazia malata“.

Sentimenti simili da parte di Mauro Bosia, anche lui promotore astigiano del referendum: “Dopo questa bocciatura, credo che il Parlamento debba prendersi le sue responsabilità e legiferare su un tema che ha riscosso un interesse incredibile nei cittadini. Per noi del Comitato quella di stasera è stata una doccia fredda: da anni non vedevamo un interesse simile, segno che il tema è sentitissimo nell’opinione pubblica. Purtroppo il paese ha perso un’occasione importante per progredire nelle libertà civili e stasera ha fatto il passo del gambero”.