L’Orchestra Sinfonica di Asti in concerto in Arabia Saudita con Andrea Bocelli al Maraya Concert Hall

Il concerto si potrà seguire in streaming dal canale Youtube di Bocelli

L’Orchestra Sinfonica di Asti in viaggio per l’Arabia Saudita: venerdì prossimo, 21 gennaio, accompagnerà Andrea Bocelli al Maraya Concert Hall ad AlUla. Un concerto già sold out, che si terrà in una location unica: il più grande palazzo di specchi del mondo, primo sito storico del Regno dell’Arabia Saudita nominato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’umanità.

Un sodalizio importante quello che lega l’Orchestra Sinfonica di Asti a Bocelli: tra gli eventi che li hanno visti insieme ci sono il festival Pierre Cardin a Lacoste del 2020, ma anche quello al teatro dell’Opera di Montecarlo nel settembre scorso. «Da quando siamo stati scelti per il concerto evento “Orvieto Forever” – spiega Enrico Bellati, presidente Osa – siamo stati chiamati spesso ad accompagnare il Maestro Bocelli». Per l’importante evento in Arabia, Bocelli ha nuovamente voluto con sé l’Osa: nell’occasione sarà diretta dal maestro Marcello Rota. Saranno 130 i musicisti: con i 70 orchestrali dell’Osa, i 60 coristi del Coro Reine Stimme diretto da Sonia Franzese. Il concerto si potrà seguire in streaming sul canale Youtube di Bocelli: oltre ai più grandi successi del tenore, si potranno ascoltare anche arie classiche, canzoni della tradizione popolare italiana e cavalli di battaglia. «Per noi un onore suonare ancora con Bocelli – commenta il direttore Silvano Pasini – Siamo onorati di questa opportunità, di essere nuovamente a fianco del Maestro. Siamo anche contenti di portare il nome di Asti nel mondo».

L’Orchestra, che ha appena compiuto 18 anni, ha presentato l’evento in conferenza stampa ospite di «Meta. Musica e Teatro» e dei suoi studi, presente anche Cristiano Massaia che ha consegnato all’Orchestra la tessera della Fondazione Mos (Monferrato on stage), di cui è presidente: «L’Orchestra sinfonica di Asti è un’eccellenza che porta il nome di Asti sui palchi e nei teatri più prestigiosi del mondo».