Le difficoltà dei pendolari piemontesi al centro di un’audizione in Regione

Ascoltate le associazioni che hanno presentato le istanze dei viaggiatori

Lo scorso 12 gennaio i problemi e le difficoltà dei pendolari delle linee regionali sono stati al centro dell’audizione tenuta in videoconferenza dalla Commissione Trasporti. In particolare sono state evidenziate le criticità delle linee: Biella-Santhià, Novara-Domodossola, Novara-Alessandria, Asti-Acqui Terme, Chivasso-Casale-Alessandria, Cuneo-Ventimiglia, Pinerolo-Torre Pellice.

Hanno partecipato, per portare le istanze dei viaggiatori, i rappresentanti di Comis (Coordinamento Mobilità integrata e sostenibile), Associazione Ferrovie Piemontesi, Associazione Pendolari Novesi: Fulvio Bellora, Claudio Menegon, Andrea Pernigotti. Sono stati messi in risalto sia i bisogni dei lavoratori e degli studenti che ogni giorno utilizzano queste linee ferroviarie sia gli aspetti legati alla possibile diminuzione dell’inquinamento e alla promozione del turismo nelle valli del Piemonte.

“Consci della mutata situazione dovuta alla diffusione della pandemia con la variante Omicron, evidenziamo però che è ormai dal maggio 2020 che proponiamo di approntare la ripresa del servizio ferroviario come pre -Covid in previsione fin da allora del rientro a scuola, presso i luoghi di lavoro e di una ripresa generale dello spostamento delle persone – hanno esordito i rappresentanti dei pendolari che hanno continuato – A tutt’oggi il Piemonte è l’unica Regione Italiana a non aver agito in questo senso avendo ancora un servizio ridotto e che soprattutto non soddisfa le esigenze dell’utenza, né di quella presente né di quella potenziale, in quanto in molti, causa corse cancellate, sono costretti ad utilizzare il mezzo privato e ci chiedono quando si tornerà ad una situazione normale. Più volte ci sono stati segnalati convogli pieni con persone costrette a stare in piedi, in alcuni casi ad esempio a causa di una corsa soppressa, segno che la domanda di trasporto esiste”.

Riguardo al servizio sostitutivo con bus Fulvio Bellora, Claudio Menegon ed Andrea Pernigotti hanno dichiarato: “Registriamo in parallelo l’inadeguatezza del servizio sostitutivo con bus, ove è stato attivato, che non riesce a soddisfare l’esigenza dell’utenza, mentre un convoglio ferroviario offre sicuramente più spazio e sicurezza, oltre ad avere minore attrattiva rispetto al treno. Abbiamo ad esempio scoperto che alcuni genitori hanno spostato l’iscrizione a scuola dei loro figli da un Comune all’altro in seguito alla cancellazione di corse ferroviarie ed alla provata inadeguatezza dei bus”.

Le principali criticità segnalate sono le seguenti:

– Limone/Cuneo – Torino e viceversa: cancellazione corse (vedi 7.21 da Limone – 23.25 da To P.N.), collegamenti da e per Limone ridotti nei fine settimana

– Linee ancora sospese Bra – Cavallermaggiore e Saluzzo – Savigliano.

– Santhià – Biella – Novara: cancellazione corse in settimana; riduzione drastica nel fine settimana e festivi (circa 50%)

Asti – Acqui Terme: riduzione da 14 coppie giornaliere di treni a 6; nessun servizio i sabati, le domeniche e nei festivi.

– Alessandria – Casale Monferrato – Chivasso: riduzione corse in settimana, drastica al sabato e nulla alla domenica.

– Alessandria – Voghera: riduzione corse.

– Domodossola – Novara – Alessandria, riduzione servizio.
Secondo le associazioni di pendolari “è necessaria una progettazione del Trasporto Pubblico Locale a medio lungo periodo. Il Piemonte dispone di un’infrastruttura ferroviaria con potenzialità enormi, per il trasporto di persone e merci, che con il suo sviluppo a rete sarebbe in grado di migliorare la qualità di vita delle persone e dell’ambiente in cui esse vivono ed operano, favorendone anche il ripopolamento, oltreché contribuire al miglioramento delle economie locali. La transizione da un traffico privato ad uno di massa è fondamentale per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Unione Europea che prevedono la riduzione dei gas serra (- 55% rispetto al 1990 e zero emissioni entro il 2050) evitando così nuove sanzioni per sforamenti dei parametri che si verificano puntualmente più volte ogni anno”.

In conclusione i rappresentanti dei pendolari hanno chiesto di poter partecipare alla definizione del contratto per il servizio ferroviario regionale, la cui firma sarebbe imminente.

All’audizione sono intervenuti i consiglieri: Carlo Riva Vercellotti (FdI), Sean Sacco (M5s), Gianluca Gavazza (Lega); Alberto Avetta (Pd); Francesca Frediani (M4o), Maurizio Marello (Pd), Marco Grimaldi (Luv). Il presidente della Commissione Trasporti, Mauro Fava, ha dichiarato che verranno ascoltati tutti i rappresentanti dei territori interessati alla sospensione delle linee ferroviarie e saranno forniti chiarimenti sulla trattativa in corso per il contratto di servizio con Fs.