Elezioni per il rinnovo del presidente e del consiglio provinciale di Alessandria, parla Riboldi

Il 18 dicembre i sindaci ed i consiglieri comunali della Provincia di Alessandria voteranno (è un’elezione di secondo grado) per eleggere il nuovo presidente della Provincia di Alessandria che succederà a Gianfranco Baldi ed il nuovo consiglio provinciale.
Abbiamo rivolto a Federico Riboldi, già vice presidente e attualmente consigliere con delega ai lavori pubblici e viabilità alcune domande sulle prospettive future dell’Ente Provincia alla vigilia di questo appuntamento elettorale di cui si parla effettivamente troppo poco.

Quali sono le priorità della lista e del candidato presidente Basolino?
Le priorità sono la sicurezza delle strade, il miglioramento della sicurezza stradale e le rotonde di Frassinello – Vignale ne sono la testimonianza, la sicurezza delle scuole con il completamento delle pratiche antisismiche ed antincendio e la tutela ambientale. Ribadiamo a questo proposito un secco no al deposito di scorie nucleari.

La Provincia potrà avere un futuro come ente intermedio ?
La Provincia ha un ruolo fondamentale di sostegno ai comuni, in particolar modo medi e piccoli. Ho voluto fortemente l’ufficio assistenza ai comuni in Provincia che permettesse di dare servizi a tutti i comuni del territorio. Una CASA DEI COMUNI alla quale tutti i sindaci possono rivolgersi. Su questo mi si permetta un pensiero al mio amico e collega Paolo Caniggia, funzionario della Provincia che, con il presidente Baldi e me ‘costruì’ l’ufficio assistenza ai Comuni e fu in prima linea per l’acquisto delle mascherine a tutti i comuni durante la pandemia. Anche lui, come l’amato Aldo Visca, con il quale ho condiviso spalla a spalla l’esperienza della Provincia dal 2009, ci è stato portato via dal Covid.

Se riconfermato alla delega per la viabilità provinciale quali saranno le sue priorità di intervento ?
Come responsabile dell’assessorato ai Lavori pubblici le priorità saranno la messa in sicurezza delle strade del territorio, dissesto idrogeologico e viabilità.

La Valcerrina confina con il territorio Unesco ma non ne fa parte: non rischia di rimanere emarginata sotto l’aspetto turistico ?
No, grazie al lavoro profondo che stanno facendo i privati con il consorzio Gran Monferrato e di Comuni di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada con la strada dei vini, tutto il territorio collinare del Monferrato sarà ricompreso in un grande progetto di promozione turistica territoriale. La nostra forza è essere uniti, non dobbiamo mai dimenticarlo e non dobbiamo cercare scorciatoie solitarie.

Massimo Iaretti