Asti saluta i diplomati della scuola universitaria assaggiatori di vino

In concomitanza con il 70° anniversario, ONAV festeggia nella sua città natale, Asti, le lezioni finali del corso della prima Scuola Universitaria per Maestri Assaggiatori di Vino. Le sessioni presso il polo universitario Rita Levi Montalcini hanno visto la partecipazione di docenti della laurea magistrale in Viticoltura ed Enologia, amministratori, enologi, esperti di comunicazione del vino.

Sono passati 70 anni da quando l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino si costituì ad Asti. 70 anni vissuti in simbiosi con la città piemontese, dove l’organizzazione è stata pensata, immaginata e creata, e dove negli anni ha ideato e promosso progetti sempre più ambiziosi, assurgendo a prezioso punto di riferimento nel mondo del giudizio del vino.
A coronare le celebrazioni di questo importante anno è stata la cerimonia conclusiva, accompagnata da un brindisi tutto piemontese con l’Alta Langa di Enrico Serafino, di uno dei progetti più importanti di Onov: il SUMAV, la prima Scuola Universitaria per Maestri Assaggiatori di Vino, frutto del continuo impegno verso la diffusione trasversale della cultura del vino.

Istituita da una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, la scuola è stata una grande novità in Italia; si tratta dell’unica realtà in cui l’attività formativa associativa si unisce alla formazione universitaria, l’una ad arricchire l’altra.

Per questa edizione l’Università di Asti Rita Levi Montalcini ha ospitato più di 110 esperti assaggiatori (qualifica che si ottiene dopo aver frequentato con successo i corsi di 1° e 2° livello ONAV) provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia alla Val d’Aosta, in cinque fine settimana organizzati in moduli monotematici che hanno affrontato i temi più attuali delle tendenze tecnologiche e commerciali: viticoltura e enologia convenzionali e “naturali”, cambiamenti climatici e adattamento, vitigni sensibili e tolleranti alle principali malattie, terroir e valorizzazione, vinificazioni differenziate e sostenibili.