Premio Asti d’Appello, doppio appuntamento con Sandro Cappelletto e Giovanni Grasso

Doppio appuntamento organizzato dall’associazione Premio Asti d’Appello.

Mercoledì 10 novembre alle 17 in Sala Pastrone verrà presentato il libro “Mozart. Scene dai viaggi in Italia” di Sandro Cappelletto (Il Saggiatore, 2020) in preparazione del concerto della cerimonia finale del Premio Asti d’Appello che si terrà al Teatro Alfieri il 28 novembre.

Nel 1769 il tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart si è già esibito davanti alle corti di mezza Europa nel corso di sfiancanti tournée in Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svizzera. Il padre Leopold, tuttavia, è preoccupato: di enfant prodige ne nascono ogni anno e Wolfgang non è più un bambino. C’è bisogno di qualcosa di clamoroso, di eclatante, che suggelli il suo talento e faccia capire al mondo che non ha di fronte un musicista promettente, bensì un genio. Nasce così l’idea di un viaggio nella “patria della musica”, l’Italia. Padre e figlio si mettono in cammino: attraversano le Alpi, soffrono il freddo in malconce taverne, le sveglie all’alba, gli spossanti trasferimenti in carrozza. Ma i giorni trionfali arrivano: Rovereto, Verona, Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e infine Venezia; ogni tappa è un successo, la folla ai concerti a volte è tale che la carrozza non riesce a passare. La nobiltà si innamora del giovane musicista di Salisburgo, ospita i Mozart in lussuosi palazzi, paga generosamente le esibizioni.

Wolfgang si guarda intorno, apprezza i paesaggi, scopre le città, conosce compositori e cantanti, assimila, rielabora, giudica. Scrive moltissimo: tre opere (Mitridate re di Ponto, Ascanio in Alba, Lucio Silla), i primi sette quartetti per
archi, sinfonie, arie da concerto, musica sacra, il mottetto Exsultate, jubilate. E sente nascere dentro di sé nuove esigenze espressive, che nel giro di qualche anno esploderanno nei capolavori della maturità. “Mozart. Scene dai viaggi in Italia” di Sandro Cappelletto non è solo il racconto del viaggio di formazione di uno straordinario musicista. È anche la storia di un padre e un figlio che a mano a mano, tra incomprensioni e affetto, scoprono il loro rapporto. Delle contraddizioni di un uomo, Leopold, diviso tra l’ambizione personale e la consapevolezza della propria missione: far conoscere a tutti il miracolo del giovane Wolfgang, un bambino che ha saputo trasformarsi in uno dei più grandi artisti che siano mai esistiti.

Sandro Cappelletto, veneziano, scrittore e storico della musica, è autore di testi teatrali e per il teatro musicale, di programmi televisivi e per Radio Tre Rai, oltre che membro dell’Accademia Filarmonica Romana e della commissione artistica della Scuola di Musica di Fiesole. Giornalista professionista, collabora con La Stampa e Le Monde.

Dialogherà con l’autore Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. A seguire proiezione del film di Pupi Avati del 1984 “Noi tre”, che ricostruisce un soggiorno a Bologna del giovane Mozart. Il quattordicenne Mozart è in viaggio di studio in Italia. L’ambiente semplice e spontaneo, l’amicizia con un coetaneo e l’amore per Antonia Leda fanno assaporare al giovane genio una vita libera e gioiosa, tanto diversa dall’etichetta di corte da spingerlo a restare. Ma il suo destino glorioso è già segnato e pretende dolorose rinunce.

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Secondo appuntamento sabato 13 novembre alle 17 alla Biblioteca Astense: dopo le votazioni della giuria popolare del Premio, presentazione del libro di Giovanni Grasso “Icaro. Il volo su Roma” (Rizzoli, 2021).

Roma, 1928. Ruth Draper, attrice newyorkese, è una donna colta, indipendente, schiva. Si è votata al teatro come una vestale al tempio e non ha mai ceduto alle lusinghe dell’amore. Fino a quando, nella Città Eterna per una tournée, non incontra il giovane e fascinoso Lauro De Bosis. Dandy per eccellenza, poeta per vocazione, antifascista per scelta, aviatore per necessità, Lauro è un visionario ma è anche un uomo coraggioso capace di passare all’azione: con due amici infatti ha fondato un’organizzazione segreta che diffonde messaggi clandestini di propaganda contro il regime. Tra il giovanissimo Lauro e la matura Ruth, nonostante diciassette anni di differenza, scoppia un amore travolgente e tragico, che si cementa nella lotta al fascismo. Sullo sfondo, l’Italietta del regime, ma anche l’inquieto mondo dell’antifascismo in esilio, tra Parigi, Londra e Bruxelles e l’America divisa tra i fremiti del jazz, la cappa del Proibizionismo e la Grande depressione.

Dopo Il caso Kaufmann, Giovanni Grasso torna a mescolare storia e invenzione, ricostruendo nei dettagli l’epopea e il ricco mondo di relazioni di un eroe dimenticato che fece tremare la dittatura: la sera del 2 ottobre 1931, a bordo di un piccolo monoplano, Lauro De Bosis sorvolò Roma, beffando clamorosamente il regime, prima di scomparire nel Tirreno al termine di un volo fatale compiuto in nome della libertà.

Giovanni Grasso, romano, è giornalista, parlamentare e saggista. Tra le sue pubblicazioni le biografie di Oscar Luigi Scalfaro e di Piersanti Mattarella e i Carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-Salvemini. È autore di numerosi documentari televisivi di carattere storico, trasmessi dalla Rai. Dal 2015 riveste l’incarico di consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione. Dialogherà con l’autore la giornalista Alessia Conti.

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Per entrambi gli eventi ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili dietro presentazione del Green Pass, come da normative vigenti. Maggiori informazioni su www.premioastidappello.org