La Commissione Mensa cittadina risponde al Comune di Asti ed informa

Riceviamo e pubblichiamo


Con la presente la Commissione Mensa Cittadina ritiene doveroso replicare punto per punto alle affermazioni fatte dal Comune a mezzo stampa nei giorni scorsi a proposito di una nostra lettera sulla situazione della mensa scolastica della nostra Città.

1. Il comunicato da noi inviato una settimana fa ai giornali per dare conto della situazione problematica della mensa non è opera di “un rappresentante” ma espressione di tutta la Commissione Mensa Cittadina di Asti (CMC), formata da docenti e genitori di ogni circolo scolastico, che da anni si interessano al miglioramento del servizio e mettono in campo le loro migliori risorse solo per giungere a tale scopo, nel rispetto del ruolo e delle finalità delle Linee guida (art. 1) con cui il Comune ha istituito le Commissioni mensa.

2. Il supporto che il Comune afferma di aver dato alla Ditta per agevolare il servizio non è mai stato messo in discussione dalla CMC; quelle evidenziate sono le mancate risposte alle numerose criticità messe in luce dai Commissari Mensa, sulle quali non una parola di spiegazione è stata addotta né direttamente alla CMC nelle ripetute richieste di confronto, né tantomeno attraverso la nota stampa comunale alla quale stiamo ora rispondendo.

3. Usare la “situazione pandemica” come alibi di una gestione spesso non rispettosa del capitolato che detta parametri e doveri della Ditta appaltatrice, non ci sembra né giusto né rispettoso delle famiglie paganti che fruiscono del servizio mensa e che quelle problematiche affrontano ogni giorno (dietro le quali non si sono mai nascoste per pagare di meno o pretendere di più di quanto previsto dal Capitolato vigente). Tanto più pretestuosa e strumentale ci sembra tale posizione, se si considera che le criticità evidenziate non sono cominciate con la pandemia in corso, ma si sono presentate già negli anni che la precedono e da allora non sono mai state sanate.

4. Aspettiamo ancora riprova della “vigilanza costante sui vari aspetti del servizio” ricordati dal Comune e, conseguentemente, conferma che “in caso di contestazioni gravi [siano] state avviate procedure di diffida ad adempiere e/o applicate le previste penali”. Per quanto ci riguarda, abbiamo anni di evidenze, fotografie, report e schede dettagliate delle criticità che stiamo richiamando. Sarebbe bello poterle confrontare con le evidenze raccolte dal Comune.

5. Stessa cosa vale per il gradimento misurato dal Comune da parte degli utenti, che evidenzierebbe “un miglioramento della qualità dei prodotti e delle preparazioni”; saremo lieti di confrontare i dati in possesso dell’Ente locale con quelli raccolti dalla Commissione Mensa negli ultimi mesi e che sono a disposizione di tutta la cittadinanza interessata.

6. Affermare, come fa il Comune, che il nostro giudizio “non è rappresentativo della totalità delle scuole” e quindi – parrebbe di intuire – forse degno di minore considerazione, è affermazione non solo non veritiera ma soprattutto lesiva della dignità di ogni docente e genitore che ha prestato la propria opera e a cui il Comune ha dato mandato di vigilare in modo coordinato con l’Ufficio Mensa secondo il regolamento proprio dal Comune deliberato, non certo per denigrare l’operato dell’Ente Locale bensì per segnalare dove la mensa scolastica potrebbe e dovrebbe essere migliorata.

7. Se il Comune fosse unicamente orientato alla soddisfazione degli utenti non si permetterebbe di definire “sgradevoli illazioni” le criticità, le disfunzioni e le problematiche riportate dalla Commissione Mensa Cittadina, che si basano invece – lo ripetiamo – su osservazioni fornite da docenti che svolgono egregiamente il proprio compito (con strumenti trasparenti e sistematici, con cui le commissioni operano in modo coordinato), vegliando affinché il servizio mensa si svolga secondo quanto dettato dal Capitolato e in difesa degli interessi di studenti e delle loro famiglie.

8. Quando il Comune afferma che “contrariamente a quanto riportato nella lettera alla stampa, il Comune non si è mai sottratto al confronto e al coinvolgimento della Commissione Mensa” dimostra di non aver capito quanto letteralmente riportato dagli organi di stampa e da noi affermato, ossia: “Il Comune NON si sottrae al confronto e al coinvolgimento della nostra Commissione, ma i risultati di questa collaborazione non stanno dando i frutti sperati” (Comunicato stampa CMC 19.11.2021, fedelmente ritrascritto da Atnews in pari data). Ci sembra superfluo commentare tale travisamento.

9. In conclusione, all’auspicio del Comune che possa “riprendere una modalità più costruttiva, di confronto e di collaborazione”, ribadiamo che questa è la missione stessa per cui la Commissione Mensa esiste ed opera e ad essa non abbiamo rinunciato, richiedendo ripetutamente un lavoro condiviso e sistematico al Comune, perché tutti siamo dalla stessa parte, cioè dalla parte dei nostri ragazzi. Pensiamo quindi che sia doveroso informare la cittadinanza delle difficoltà incontrate durante questo cammino, per un aumento della consapevolezza dell’intera cittadinanza su un tema così importante come quello della mensa scolastica. In ogni caso, auspichiamo un confronto aperto a tutta la cittadinanza interessata affinché possa prendere visione dei dati inviati dalla CMC durante questi mesi e dei relativi dati di monitoraggio, valutazione e miglioramento messi in atto dall’Amministrazione. Questo aiuterebbe a superare il botta e risposta a mezzo stampa e a rendere trasparenti le modalità operative.

A tal proposito invitiamo tutti coloro che sono interessati ad approfondire le problematiche discusse e a prendere visione dei dati sopra citati, a rivolgersi alla Commissione Mensa Cittadina (all’indirizzo mail: commissionemensacittadina.asti@gmail.com
o alla pagina Facebook https://www.facebook.com/CommissionemensacittadinaAsti/)
al fine di condividere con noi la preoccupazione e le speranze per un rinnovato impegno a favore delle scuole del nostro territorio e dei nostri figli.

Asti, 26 novembre 2021
La Commissione Mensa Cittadina di Asti