Emozione ad Antignano per la rappresentazione “Dormono…sulle colline”

Ad Antignano si chiude con un grande successo di pubblico la rassegna “Teatro in Piazza” con la rappresentazione “Dormono…sulle colline”.

Sabato scorso, 23 ottobre, è andato in scena il terzo degli appuntamenti in calendario del mese di ottobre. Un folto pubblico ha seguito con forte interesse nei tre orari pomeridiani le rappresentazioni previste con l’ultima andata in scena alle 18.30, resa particolarmente suggestiva dalle luci soffuse del tramonto e dal buio della notte incipiente.

Le prenotazioni si erano già chiuse nei giorni precedenti per la forte adesione all’evento. “Il Comune di Antignano ringrazia l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano che ha organizzato l’evento con il contributo della Regione Piemonte e il Teatro degli Acerbi per l’organizzazione e l’alto livello teatrale e culturale rappresentato” commenta l’Amministrazione.

E’ in programma un’analoga rassegna per l’anno 2022. Lo spettacolo, fino ad ora, è stato replicato 7 volte, con 21
recite tutte esaurite in prenotazione, con oltre 700 spettatori complessivi, tra Piemonte e Lombardia. Dopo aver debuttato nel 2019 “Dormono…sulle colline” è stato fermo nel 2020 a causa delle limitazioni e chiusure dello spettacolo dal vivo. L’assoluta novità sta nella scelta del cimitero come scenario della rappresentazione: il luogo della morte come campionario di vite. L’ispirazione viene dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, morti che si raccontano, voci di un cimitero che rievocano gioie, dolori, soprusi, normale quotidianità. Pietro Giovannini, editore e giornalista, ha sapientemente scelto e adattato i testi alla vita di campagna , una Spoon River Monferrina, come ha commentato l’organizzatore Massimo Barbero.

“Al di là della eccezionalità del sito teatrale, era palpabile nel pubblico itinerante fra le lapidi, una forte tensione emotiva – commentano i promotori dell’iniziativa – Nelle storie, nei dialoghi informali, nei gesti, nel non detto, nell’apparire e scomparire dei bravi attori dietro le tombe, c’erano vissuti riconoscibili, condivisi. Le canzoni di Fabrizio De Andrè hanno accompagnato e guidato gli spettatori con delicatezza ad incontrare personaggi senza tempo, con sentimenti spogliati di ogni animosità, purificati dalla morte”.