Piemonte, il turismo ha tenuto botta nel 2020 nonostante la pandemia; grandi speranze per la prossima stagione autunnale

Un Piemonte che corre, nonostante il blocco forzato del lockdown, e che vede aumentare il “sentiment” sui mercati turistici internazionali come meta privilegiata per molti stranieri, provenienti soprattutto dal nord Europa.

E’ un quadro che getta speranze quello che è stato presentato oggi pomeriggio al Teatro Alfieri dall’Osservatorio Langhe, Roero e Monferrato analizzando i trend turistici dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 (clicca qui per scaricare il documento le slide riassuntive —->>> OsservatorioLMR_IncontroAsti-6settembre2021
“Un periodo difficilissimo – come ha osservato la direttrice Luisa Piazza, direttrice della DMO Piemonte – che ha visto il primo duro lockdown di marzo aprile 2020 e le successive restrizioni dello scorso autunno inverno”.

Nonostante la pessima congiuntura dovuta alla pandemia, il settore turistico in Piemonte ha tenuto botta, e nei pochi mesi di respiro tra le diverse ondate della pandemia, ha fatto registrare numeri interessanti. “Segno che c’è interesse per la nostra regione a livello turistico – ha commentato – vista come terra di tradizioni, enogastronomia e soprattutto fuori dalle mete turistiche classiche in Italia quindi destinazione come privilegiata di un turismo meno convenzionale”.

osservatorio turismo 2021 astigiano

Il progetto ha visto la partecipazione di 5 Enti: Visit PIemonte DMO, Unioncamere Piemonte, Atl Langhe,Roero e Monferrato, Ente Fiera Internazionale del tartufo d’Alba e la Banca d’Alba.
“I primi mesi 2019 hanno visto una grande espansione rispetto allo stesso periodo del 2018 – afferma il direttore dell’Atl Mauro Carbone – mentre dopo il primo lockdown la ripresa è stata veloce, indice di una grande resilienza dell’intero comparto. Ora monitoriamo con attenzione la situazione dopo le riaperture della primavera 2021″
I dati si sono concentrati su due macro aree: da una parte l’analisi del “sentiment” ovvero la percezione che il nostro territorio ha sugli stranieri e se viene considerato un’attrattiva turistica rilevante. La seconda parte invece si concentra sullo “spend index”, ovvero quanto mediamente un turista spende durante un soggiorno in Piemonte, grazie ai dati elaborati attraverso le transazioni delle carte di credito.

“Si parte con un ottimo dato – ha illustrato Cristina Bergonzo, responsabile dell’Osservatorio turistico regionale – la propensione degli italiani che ha intenzione di fare viaggi in autunno in Piemonte arriva al 57%”. Ottima anche la conoscenza della nostra regione come meta turistica da parte dei mercati internazionali come Svizzera(87% di persone che hanno visitato il Piemonte o vorrebbero farlo) Benelux (65%) e Scandinavia (63%)
ll Piemonte si conferma come patria della tradizione, dei paesaggi, del gusto, della storia e della bellezza nell’immaginario degli stranieri: questo si traduce con una forte propensione a passare qualche giorno di vacanza all’ombra delle Alpi nei prossimi mesi. Una volontà che sfiora, per esempio, il 54% degli svizzeri.
Buoni anche i ricordi che il Piemonte lascia in chi lo visita: l’Osservatorio ha monitorato circa 75mila recensioni a ristoranti, strutture ricettive e punti di interesse, valutando un indice di soddisfazione del 90,6 %, ben al di là della media italiana, ferma all’88%.

osservatorio turismo 2021 astigiano

Per quanto riguarda il territorio di Asti, le cose vanno un po’ meno bene: su 574 punti di interesse recensiti, il sentiment è del 86,9%. Ad abbassare la media, alcune obiezioni sul tema qualità prezzo, che vede il maggior numero di recensioni negative. Ottime impressioni nei visitatori invece, l’atmosfera, la qualità del cibo e l’accoglienza.
“I dati dell’offerta turistica nell’astigiano sono confortanti -afferma invece Sarah Bovini , responsabile studi e statistica Unioncamere – le localizzazioni di imprese turistiche nell’astigiano sono cresciute più della media piemontese. Ci sono 1666 localizzazioni nella ristorazione e 213 per gli alloggi con un comparto che impiega complessivamente 4493 addetti”.
Per quanto riguarda lo spending index, passiamo da un minimo di 89 € nel mese di gennaio a un massimo di 118 € di spesa settimanale per carta di credito nel periodo autunnale. Il valore di spesa più alto si registra a La Morra (143 €), mentre il più basso a Monticello d’Alba (71 €). Asti è in media con 95 € di spesa.

Nell’astigiano, a inizio 2019 c’è stata una crescita importante negli acquisti nei primi mesi del 2019, con un 20% rispetto all’anno precedente, seguiti da un crollo di oltre il 40% nei mesi del lockdown. Il settore si è ripreso abbastanza agevolemente con le prime riaperture fino alle zone rosse di inizio novembre. Nel complesso, Asti ha tenuto botta chiudendo l’annus horribilis del 2020 con un – 2% rispetto al 2019 (meglio del – 5% sull’aggregato piemontese).
“Il percorso di investimento sul territorio attraverso il turismo incomincia a portare i suoi frutti – rivendica Maurizio Rasero – grazie alla scelta di aver fatto squadra con il territorio di Alba e Bra. Ora dobbiamo continuare il lavoro e avremo più possibilità di recuperare in futuro”.

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