Violenta un minore in centro ad Asti, arrestato dalla Polizia

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Asti – 2ª Sezione (reati contro la persona, in danno di minori, prostituzione e reati sessuali), dopo un’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ed in particolare dal Sostituto Procuratore dottoressa Laura Deodato, individuava ed arrestava un cittadino originario del Marocco, classe 1985, responsabile di una violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di quindici anni.

Di seguito la ricostruzione dell’episodio fatta dalla Questura di Asti:
Come appurato dalle indagini svolte, e ricostruito dalla Polizia il violentatore aveva avvicinato il giovane all’interno del Parco della Resistenza, luogo di aggregazione estivo e, dopo varie avance a sfondo sessuale, riusciva ad adescare il ragazzo. L’adulto, una volta preso il minore per la mano, lo conduceva in un attiguo complesso residenziale dove, in un pianerottolo, abusava sessualmente del giovane. Il ragazzo, dopo aver subito la violenza, approfittando di alcuni rumori improvvisi che facevano supporre l’arrivo di qualche inquilino, riusciva a fuggire per strada e successivamente a fermare alcuni passanti ai quali chiedeva aiuto e grazie ai quali riusciva a contattare la Polizia.

Grazie all’attività investigativa, dopo aver individuato l’autore, si accertava inoltre che il luogo scelto per perpetrare la violenza non era stato scelto a caso, bensì con accuratezza, in quanto luogo prossimo alla dimora del marocchino, elemento ritenuto importante, in quanto gli aveva permesso di muoversi con padronanza nella zona. Sempre nel corso della tempestiva attività d’indagine, si apprendeva anche che, il medesimo, entro pochissimi giorni, si sarebbe allontanato dal territorio nazionale per ritornare nel paese di origine, avendo già prenotato un volo di sola andata per il Marocco.

Pertanto, grazie anche ai numerosi, precisi e chiari elementi di reità raccolti a carico dell’uomo, e stante il grave pericolo di fuga, il Pubblico Ministero titolare dell’indagine emetteva tempestivamente a suo carico un decreto di Fermo di indiziato di delitto.
Durante la perquisizione, eseguita al momento dell’arresto del trentaseienne, all’interno di un alloggio del medesimo comprensorio residenziale ove era stata perpetrata la violenza sessuale, venivano rinvenuti gli indumenti da lui indossati al momento della violenza, che venivano debitamente sequestrati. Il cittadino marocchino, una volta fermato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei giorni successivi il Gip del Tribunale di Asti, dottor. Federico Belli, ha convalidato il Fermo e su richiesta del Pubblico Ministero ha applicato all’indiziato della violenza la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.