Mauro Bosia e Mario Malandrone: “Preoccupazione per una parte dei lavoratori del servizio disabili”

I consiglieri comunali Mario Malandrone e Mauro Bosia hanno trasmesso un’interrogazione urgente con risposta scritta al Sindaco di Asti e agli assessori competenti, sul servizio di trasporto scolastico e disabili, preoccupati del destino occupazionale di parte dei lavoratori.

“Riteniamo che il Comune avrebbe dovuto conoscere nel dettaglio la situazione lavorativa, nel momento in cui si è formulato il bando.
Circa il 30 % dei lavoratori rischia di non entrare in attività al primo di settembre. Seppur vi sia la clausola sociale a garantire la posizione occupazionale di questi operatori che per tanti anni hanno fornito un servizio prezioso, riconosciuto dalle famiglie e apprezzato dagli utenti” spiegano Bosia e Malandrone.
“Rimaniamo attoniti sul fatto che ai lavoratori solo nell’estate è stata palesata tale problematica e dopo anni di lavoro, anche avessero voluto prendere la patente necessaria al nuovo capitolato, non sarebbero riusciti.
Chiediamo il rispetto della clausola sociale presente nel bando di gara e che il Comune chieda la continuità lavorativa a persone che da anni svolgono questo servizio” chiosano i due consiglieri comunali.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione scritta (clicca qui per scaricarla —->>>>>  interpellanza pulmini)

Al Sindaco di Asti
Agli assessori competenti

Interrogazione urgente a risposta scritta
Oggetto: Servizio trasporto disabili

I sottoscritti Consiglieri Comunali,
Premesso che
• Il servizio di Trasporto disabili, affidato con una gara ogni 5 anni, è stato assegnato ad una nuova ditta;
• il bando unificava il trasporto scolastico al trasporto scolastico per disabili e all’interno di esso venivano valutate l’offerta e la qualità del servizio;
• Ad aggiudicarsi il bando è stata una ditta diversa da quella che aveva il servizio in affidamento precedentemente;
• all’interno del bando è prevista una clausola sociale che garantisce l’occupazione di chi già svolgeva il servizio;
• a partire dal 1 settembre il 30% dei dipendenti della vecchia ditta non ha sicurezza di essere confermato;
• ci giunge voce che la nuova ditta intenda utilizzare pulmini da 16 posti, mentre storicamente per il trasporto disabili in città venivano utilizzati pulmini da 9 posti;
• l’utilizzo di pulmini da 16 posti ci pare in molte parti della città poco agevole vista la conformazione delle vie di Asti;
• l’utilizzo dei pulmini da 16 posti richiede la patente D, richiesta anche presente nel bando per i servizi di servizio trasporto disabili, mentre era consolidato l’utilizzo di pulmini da 9 posti sia per motivi logistici legati alla viabilità, sia per rendere il trasporto degli studenti con disabilità più gestibile e umano;
• molti autisti che svolgono il servizio da anni, con soddisfazione da parte di utenti e delle famiglie, sono in possesso di patente B, quindi la richiesta di capitolato collide con la clausola sociale;
• Già in epoca pre-covid il trasporto di studenti con disabilità non era fatto a pieno carico, per ragioni di buon senso rispetto alla qualità del servizio dubitiamo che la nuova richiesta degli automezzi da 16 posti sia da imputare alla presenza della pandemia;

Si chiede:
• Il comune sapeva com’era organizzato il servizio prima di fare il capitolato, anche in merito a quanti studenti venivano caricati sui pulmini?
• il comune conosceva la situazione dei lavoratori dal punto di vista delle patenti possedute?
• il comune ritiene che sia funzionale al trasporto disabili l’utilizzo di pulmini da 16 posti? o ritiene che sia funzionale ad un risparmio, mettendo però in discussione la qualità del servizio?
• il comune non ritiene dannoso privarsi di figure che si sono andate a consolidare negli anni sia dal punto di vista della professionalità sia da quello della capacità di relazionarsi con soggetti studenti già svantaggiati?
• perché si è scelto di creare un bando unico per il servizio scolastico e per il servizio scolastico disabili, perché non si è differenziato?
• Il comune ha avuto un incontro con sindacati e lavoratori per affrontare la delicata situazione occupazionale da parte dei lavoratori?
• come ritiene il Comune di poter far collimare la clausola sociale e il capitolato?
• quali garanzie occupazionali ci sono per il 30% dei dei lavoratori? giunge voce che l’azienda stia già cercando autisti per rimpiazzare gli autisti che non hanno la patente, l’amministrazione è in grado di smentirla?
• come sarebbe stato possibile, anche ipotizzando la decisione dei lavoratori di formarsi durante le ferie, riuscire a compiere tutti i passaggi necessari per la patente D, tenendo conto dei tempi di formazione, delle autoscuole e i calendari di esami?
• il comune intende o meno garantire la posizione occupazionale di questi operatori che per tanti anni hanno fornito un servizio prezioso, riconosciuto dalle famiglie e apprezzato dagli utenti?

Asti, 26/08/2021
Mario Malandrone
Mauro Bosia