Si avvicina il via ai saldi estivi, i consigli di Federmoda Asti per un corretto acquisto

Il via libera ai saldi estivi in Piemonte scatterà da sabato 3 luglio cosi come in “quasi” tutte le regioni d’Italia, ad eccezione della Sicilia che partirà dal 1 luglio e delle ultime a partire che saranno la Puglia dal 24 luglio e la Basilicata dal 2 agosto.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 171 euro – pari a 74 euro pro capite – per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro. Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping.

C’è tanta voglia voglia di libertà e di ritorno ad una “nuova normalità” dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti.” il primo commento della neo Presidente di Federmoda Asti Renata Vigliecca titolare di Dolcedonna.

Ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma soprattutto – precisa il Diurettore di Confcommercio Claudio Bruno – una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web. A tal proposito attendiamo dal Governo una forte presa di posizione, già nel prossimo incontro dei Ministri delle Finanze e Governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia, per l’introduzione di un’imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano.
È una soluzione fondamentale per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole.” conclude Claudio Bruno.

Occorre dare certezze alle imprese per continuare a garantire certi valori della nostra società, della nostra tradizione, della nostra economia e del nostro territorio” puntualizza il neo Vice Presidente di Federmoda Asti Luca Pucciariello.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia Asti e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid19. Per quanto riguarda i cambi la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Non c’è obbligo di prova dei capi che è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless mentre i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Vige inoltre l’obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.