Il Castello Reale di Govone diventa un set cinematografico con il progetto “Ciak! Piemonte che Spettacolo” fotogallery

A Govone è arrivato Ciak! Piemonte che Spettacolo, progetto ideato e messo in campo da Fondazione CRT, Film Commission Torino Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo, per promuovere le eccellenze del patrimonio storico, architettonico, paesaggistico e i talenti delle performing arts, attraverso la realizzazione di dieci clip e cortometraggi d’autore destinati alla diffusione locale, nazionale e internazionale.

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Per tre giorni, da martedì 15 a giovedì 17, il Castello Reale di Govone è diventato un set cinematografico dove i protagonisti sono stati il teatro e la musica con i Bandakadabra e la produzione cinematografica a cura di S-Pot Production .

Ciak! Piemonte che Spettacolo entra nel vivo, nella fase più concreta e affascinante, ovvero quella delle riprese vere e proprie che in queste settimane trasformeranno alcuni dei più importanti luoghi-simbolo d’arte e cultura del Piemonte in set cinematografici d’eccezione.

“Govone è lieta di ospitare un evento che supporta la commistione creativa tra arti performative, cinema, cultura e turismo. Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nel solco della sperimentazione che il Castello vive e concretizza nelle sue attività, esercitando la CONTAMINAZIONE per promuovere il territorio in chiavi inconsuete”. Si apre così, con le parole di Luca Malvicino, vicesindaco e direttore del Castello Reale di Govone, la chiacchierata informale tra i soggetti promotori del progetto durante la visita al set, mercoledì 16 giugno.

Prosegue Matteo Negrin, Direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo sottolinea: “Attraverso Ciak! Piemonte che Spettacolo abbiamo voluto immaginare una forma di intervento che potesse sostenere il mondo delle performing arts nel momento della ripartenza. Ora che possiamo guardare più serenamente in avanti siamo certi che questo progetto sarà uno straordinario strumento per guardare a un futuro prossimo di valore e condivisione”.

Secondo il responsabile delle relazioni istituzionali di Film Commission Torino Piemonte, Davide Bracco “la fase delle riprese cinematografiche porta a compimento oggi lo spirito e gli obiettivi del progetto mettendo al centro audiovisivo e territorio. La valorizzazione dei luoghi e delle architetture arriverà attraverso le immagini, mostrando ancora una volta come il ruolo della settima arte sia connesso al rilancio turistico e alla promozione delle eccellenze che vengono mostrate”.

Damiano Monaco, regista per S-pot Production in coproduzione con H12, si dice molto felice di poter girare al Castello Reale di Govone che già aveva avuto modo di conoscere in occasione di un documentario sugli aspetti architettonici del luogo. “Non possiamo anticipare troppo sul cortometraggio perché sarà presentato al Torino Film Festival, ma possiamo dirvi che il racconto ruota intorno a una band musicale che riesce ad aggirare il custode del castello e a impossessarsene per farlo rivivere a suon di musica”.

E che musica! Quella dei BANDAKADABRA, una scoppiettante band nata a Torino dal repertorio musicale estremamente vario che ammicca ora allo swing delle Big Band anni Trenta, ora alle fanfare balcaniche, con frequenti incursioni nel rocksteady e nello ska. Lo spirito dello spettacolo è sempre irriverente perché il tratto principale della Banda è la sua capacità di coinvolgere il pubblico in un dialogo continuo che si ispira all’arte di strada, fatto di sketch comici, improvvisazioni teatrali e balli sfrenati. Gipo Di Napoli, grancassa e front man del gruppo, si lascia ispirare dal contesto e racconta come “incroci di creatività differenti rendano questo esperimento estremamente divertente e stimolante, non essendo esattamente un gruppo legato alla musica classica, come fiori diversi, sbocciati nel medesimo vaso”.

Fondazione CRT
Ente non profit nato nel 1991, è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio (oltre 2,27 miliardi di euro nel 2020). Ha supportato con 2 miliardi di euro 40.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente, in tutti i Comuni piemontesi e valdostani. Inoltre, con un investimento di oltre 100 milioni di euro, ha interamente riqualificato le OGR di Torino, riconvertendo queste antiche Officine dei treni in un innovativo centro per la cultura contemporanea, l’arte, la ricerca e l’accelerazione di start-up.
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La Fondazione Piemonte dal Vivo è il Circuito Regionale Multidisciplinare, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dalla Regione Piemonte. Attualmente opera sull’intero territorio piemontese, in qualità di protagonista nell’ambito della diffusione della cultura teatrale, declinata nelle differenti dimensioni artistiche che abitano il palcoscenico (prosa, danza, musica e circo contemporaneo)
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Film Commission Torino Piemonte è una Fondazione senza scopo di lucro – voluta e sostenuta finanziariamente dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, che ne sono i soci fondatori – che ha come scopo la promozione della Regione Piemonte e del suo capoluogo Torino come location e luogo di lavoro d’eccellenza per la produzione cinematografica e audiovisiva, attraverso l’attrazione sul territorio di produzioni italiane ed estere, e nello stesso tempo il sostegno all’industria locale, creando costantemente opportunità di lavoro e progetti innovativi per chi opera nel settore, con una particolare attenzione ai nuovi talenti e alla dimensione internazionale.
Responsabile Comunicazione e Stampa: Donatella Tosetti I M. +39 346 150 16 71 I e-mail: tosetti@fctp.it
Ufficio Stampa: Studio Punto e Virgola I info@studiopuntoevirgola.com

Il Castello Reale di Govone, dalla sommità della collina, domina l’intero paese e l’ampia valle del Tanaro.
La grandiosa costruzione in muratura è decorata con raffinata eleganza. L’edificio è costruito su due piani principali e su un terzo di minor altezza tra loro collegati da eleganti scaloni e scale di servizio. Lo scalone d’onore è formato da quattro rampe marmoree, fiancheggiate da parapetti a balaustra e decorate da possenti telamoni e bassorilievi provenienti dal Castello di Venaria Reale. L’intera costruzione è delimitata a nord e ad ovest da un vasto parco all’inglese e ad est da un giardino pensile, ricco di aiuole, fontane ed alberi. Nel 1792, con la morte dell’ultimo conte di Govone Amedeo Lodovico Solaro, che non contava diretti discendenti, il Castello e i beni passarono allo Stato. Successivamente venne acquistato da Vittorio Amedeo III Re di Sardegna, memore del suo precettore, a favore dei figli Carlo Felice, Duca del Genevese. Nel 1819 Carlo Felice si occupò attivamente del restauro e del riammodernamento del castello, i cui lavori furono diretti dagli architetti Giuseppe Cardone e Michele Borda. Alla sua morte, avvenuta nel 1831, il castello passò alla vedova Maria Cristina, che, a sua volta, lo lasciò in eredità a Ferdinando di Savoia Duca di Genova. Con testamento del 1855 il Duca Ferdinando di Savoia lasciava il castello ai figli: il principe Tomaso e la principessa Margherita, che conservarono la proprietà fino al 1870, anno in cui fu venduto alla casa bancaria Tedeschi di Torino. Nel 1895 fu acquistato dai signori Ovazza Segre che cedettero i terreni a piccoli proprietari. Nel 1897 l’Amministrazione Comunale acquistò il castello mettendone all’asta i mobili e oggetti in esso contenuti. Nel 1997 il castello è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. A seguito di accurati restauri sta riacquistando il suo antico decoro nella splendida cornice del vasto parco.

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