Dieci studenti piemontesi e liguri in partenza con Intercultura, tra loro anche un’astigiana

A partire dalla prossima estate dieci studenti 17enni tra cui un’astigiana trascorreranno un periodo all’estero in Finlandia, Costa Rica, Argentina, Ungheria, Repubblica Dominicana, Cina, Grecia, Francia, Messico e Colombia grazie alle borse di studio della Fondazione Intercultura con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, a sostegno della formazione all’internazionalità e all’interculturalità rivolta a giovani studenti meritevoli della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Genova.

Anche quest’anno, dunque, nonostante il difficile quadro congiunturale dovuto al Covid, la Fondazione Compagnia di San Paolo, non ha voluto venir meno al proprio impegno nei confronti di Intercultura, e soprattutto degli studenti che desiderano allargare i propri orizzonti partecipando a un programma di mobilità internazionale. Grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, dal 2004 ad oggi 111 studenti hanno potuto trascorrere un periodo scolastico all’estero, beneficiando di un forte impatto nel proprio percorso di crescita.

Vivere un periodo in un altro Paese, guidati da un percorso formativo ad opera dei volontari di Intercultura, aiuta a sviluppare le competenze utili per avere una marcia in più nella vita e sul lavoro. Lo confermano i dati di un’indagine condotta dall’Istituto di ricerca Ipsos su un campione di partecipanti ai programmi di Intercultura grazie a un contributo economico: le borse di studio danno accesso a un’esperienza che marca un segno nella vita delle generazioni più giovani che si laureano con più facilità (86%) dei loro coetanei, trovano o cambiano più agevolmente lavoro (79%), e diventano indipendenti dalla famiglia più presto rispetto al resto della popolazione italiana (solo il 14% vive ancora in famiglia).

Il beneficio del singolo studente, insomma, va a ricadere sull’intera collettività. Lo dimostra anche una ricerca sviluppata nel corso del 2020 dalla Fondazione Intercultura. Sviluppata con metodologia SROI e focalizzata sull’analisi dell’impatto sociale generato dal programma di mobilità studentesca, da questo studio emerge che per ogni euro investito nei programmi di mobilità studentesca di Intercultura, sono stati generati 3,13 euro di beneficio sociale. L’analisi condotta dall’istituto Human Foundation evidenzia come il programma di mobilità studentesca internazionale promosso da Intercultura riesca a creare un valore sociale netto positivo per i suoi studenti e in generale per la comunità. L’anno all’estero rappresenta per molti la prima esperienza di vita autonoma e indipendente. Trovandosi soli ed essendo quindi, in qualche modo, “forzati” alla socievolezza e all’abbandono della propria comfort-zone, questi adolescenti impegnati nel programma di scambio sono messi nelle condizioni di rafforzare le proprie capacità relazionali, di espressione, ascolto, comprensione e negoziazione.

Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura: “Stiamo vivendo ancora oggi sotto gli effetti della pandemia ma possiamo guardare con più fiducia al futuro. E’ chiaro che solo unendo gli sforzi e collaborando tra istituzioni e cittadini potremo superare la crisi, come ci ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica. È quanto stiamo cercando di fare anche noi di Intercultura, fin dall’inizio. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato duramente nel momento della massima emergenza; pur con molte limitazioni, siamo ripartiti, convinti della necessità di offrire una luce di speranza ai giovani di tutto il mondo e alle persone che credono nel dialogo tra le culture. Non possiamo farlo da soli e, oltre al sostegno e al coinvolgimento determinante dei volontari, delle famiglie e delle scuole, Intercultura sa di poter contare sulle Istituzioni del nostro Paese e sui numerosi partner, come la Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno rinnovato il loro sostegno economico. Resta forte il senso di gratitudine verso tutti coloro che ci hanno sostenuto e continuano a farlo”.