Caucino risponde a Marello che evidenzia lanecessità una legge regionale specifica sui Disturbi del Comportamento Alimentare

Chiara Caucino: «Obiettivo del mio assessorato è una struttura avanzata di quarto livello perla cura dei DCA che ad oggi non esiste»

Nel corso del Consiglio regionale di questa mattina è stata discussa l’interrogazione presentata nelle scorse settimane dal Consigliere Maurizio Marello (Pd) in merito all’offerta di cura in Piemonte per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

«In un momento storico in cui disturbi quali anoressia e bulimia si configurano come un’emergenza sempre più grave servono risposte dal comparto socio-sanitario», aveva spiegato il consigliere Marello, ricordando i dettagli di un’emergenza sempre più grave: «Il trattamento dei disturbi alimentari prevede quattro livelli di assistenza: l’ambulatorio, il day hospital, il ricovero salva vita e quello in regime residenziale. Il Piemonte in particolare risulta carente per quanto riguarda le strutture deputate alla cura dei casi più acuti», ha puntualizzato ancora il Consigliere.

Marello, nel mettere a disposizione la propria collaborazione e quella del Gruppo Pd, ha sottolineato la necessità di formazione, di un’offerta di cura più vasta ma in particolare l’urgenza che il Piemonte si doti di una legge specifica sui disturbi alimentari, come fatto il 15 febbraio scorso dalla regione Lombardia.

L’assessore ha risposto all’interrogazione ribadendo il suo intento di proporre percorsi di formazione rivolti ai genitori piemontesi per sensibilizzare gli stessi in merito ai disturbi alimentari, così come corsi di formazione per operatori dei centri piemontesi che affronteranno nello specifico il tema.

«Un obiettivo del mio assessorato», ha concluso poi Caucino, «è quello di realizzare in Piemonte una struttura avanzata di quarto livello per la cura dei disturbi alimentari che ad oggi non esiste. Lavoreremo a questo progetto con l’aiuto dell’assessorato alla Sanità e di tutti coloro che, come il consigliere Marello, vorranno partecipare».