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Quale significato può avere oggi ricordare ancora eventi accaduti nel passato?

Come consuetudine, in occasione del 27 gennaio scorso tutte le classi della Scuola Media Parini di Asti hanno svolto attività di riflessione e approfondimento per la Giornata della Memoria.
Si è chiesto ai ragazzi quale significato possa avere per loro oggi ricordare eventi lontani nel tempo, quali emozioni suscita in loro la memoria di quei fatti e se ritengono che sia ancora importante conservarne il ricordo.

Ricordare sempre – e non solo il 27 gennaio, quando si accendono in modo particolare i riflettori sul tema – è importante. Ma quale significato può avere oggi ricordare ancora eventi accaduti nel passato?

Ce lo raccontano i ragazzi nei loro elaborati.

PRO O CONTRO?
Secondo me è giusto ricordare, così in futuro non si ripeteranno gli stessi errori.
Io sono “pro” perchè così non si ripeteranno queste leggi discriminatorie.
Io sono “pro” perchè è importante capire che discriminare e sentirsi superiori è sbagliato.
Io sono “pro” perchè è importante capire che nessuno è superiore a qualcuno e nessuno ha il diritto di discriminare altre persone.
Io sono “pro” per ricordare le povere famiglie che hanno perso familiari e parenti nei campi di concentramento.
E a tutti quelli che non sono “pro” alla Giornata della Memoria perchè pensano sia un argomento noioso, vorrei dire: “Pensate se quelle fossero state le vostre famiglie… come avreste reagito?”
Rayan C.

ISTRUIRE LE NUOVE GENERAZIONI
Istruendo le nuove generazioni di studenti si otterrà una società molto aperta e meno incline alla violenza. Con istruire, in questo caso, si intende evitare ideali violenti e di emarginazione verso chi è diverso, preferendo invece educare all’emancipazione e all’uguaglianza.
Infatti, ancora oggi, assistiamo a scene di violenza ed esclusione nei confronti del diverso, per esempio nei confronti di qualcuno di etnia, religione, orientamento sessuale o genere differente; insomma qualcuno non conforme all’immagine che rispecchia i componenti del “branco”.
Grazie all’istruzione il numero di questi episodi sta calando; ma troppo lentamente poiché si fa poco per sensibilizzare su questi argomenti.
L’opzione che ciò che è accaduto si ripeta non è così lontana, lo sarebbe ancora meno se smettessimo di fare il possibile.
Giulia S.

L’IMPORTANZA DI MANTENERE IL RICORDO
Al giorno d’oggi c’è gente che ritiene che la Giornata della Memoria non sia importante, perché dicono che la dittatura è una cosa che non accadrà più, che è un argomento noioso e angosciante, ma io non le ritengo delle buone motivazioni.
A mio parere è una sorta di indifferenza, un voltarsi dall’altra parte… Voltarsi di fronte a un tragico paradosso. Si tratta della costruzione più disumana mai concepita dall’uomo, una spaventosa fabbrica di morte.

Il 27 non è guardare una fotografia che sbiadisce col tempo, ma un sentimento civile, un segno di civiltà, una condizione per un futuro migliore, un’espressione di umanità. Non è un omaggio alle vittime, ma un riconoscimento pubblico di un fatto particolarmente grave di cui l’Europa è stata capace. Non riguarda solo gli ebrei, ma l’intera umanità; da essa si traggono tanti insegnamenti.
Prova a metterti nei panni di un ragazzino della tua stessa età, che tanto tempo fa era lì a soffrire: come ti sentiresti a sapere che dopo tanti anni c’è gente che ritiene che non sia importante commemorare questo tragico fatto della Shoah?
Quindi sì, è giusto guardare al futuro, non bisogna rimanere prigionieri del passato; ma è anche vero che studiando il passato non si commetteranno gli stessi errori in futuro.
27 Gennaio: è una data importante per ricordare tutti quelli che sono morti per l’Olocausto, ricordare per avere rispetto per loro, ricordare perché non si ripeta.
Andrea B.

L’AMORE È PIÙ FORTE DELL’ODIO
Il 27 gennaio di ogni anno è la Giornata della Memoria, ossia il giorno in cui si ricorda quello in cui sono statI liberati i prigionieri dal campo di concentramento di Aushwitz.
Una delle sensazioni che provo quando si parla della Shoah è la tristezza: tristezza per quelle persone che non hanno fatto niente di male, ma hanno dovuto subire violenza e dolore per il solo fatto di essere Ebrei. Poveri quei bambini che hanno dovuto lavorare a pochi anni e non hanno potuto vivere la propria vita per bene! È incredibile come certe persone abbiano avuto il coraggio di provocare così tanto dolore: come si fa a guardare un bambino o un anziano negli occhi e ucciderlo senza pietà?
Provo poi rabbia per i tedeschi che si credevano più forti, ma in realtà erano solo mostri che avevano creato un posto infernale. Provo rabbia per quei nazisti che non hanno esitato, non hanno provato pietà e soprattutto non hanno ragionato.

Sicuramente durante l’Olocausto nacque e si diffuse l’idea della disuguaglianza: i Tedeschi sterminarono gli Ebrei perché non erano come loro.
Con il tempo si è cercato di rovesciare questa affermazione e di rendere il diverso “Speciale”. Sicuramente ognuno di noi è differente dal punto di vista fisico, caratteriale ed emotivo: c’è chi parla una lingua e chi ne parla un’altra; c’è chi professa una religione e chi un’altra, ma è proprio questa diversità che ci rende uniti. Viviamo tutti sullo stello pianeta: bianchi, neri, gialli, rossi; siamo tutti uguali perché tutti abbiamo dei sentimenti, tutti soffriamo, tutti avremo delle difficoltà da affrontare. Per questo motivo è necessario amare tutti allo stesso modo, accettare tutti nella nostra comunità perché è grazie all’uguaglianza nella diversità che si crea una società unita dove regna la pace.
Tutti insieme dobbiamo dimostrare che l’amore è più forte dell’odio e far sì che questo odio non si diffonda a tal punto da ricreare tanto orrore come quello del periodo della Shoah.
Gabriel C.


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