“Protesta e indignazione per la sospensione del maestro Giampiero Monaca”

Riceviamo e pubblichiamo.


“Questa volta ho proprio voglia di espormi. Si che in questo paese siamo abituati a questo andazzo… questa volta peró ci tocca proprio in casa, e nel cuore.

Ieri, mia figlia Serena, V elementare, è rientrata da scuola piangendo, perchè uno dei suoi maestri, Giampiero Monaca, ha avuto dalla regione Piemonte il tanto atteso verdetto del provvedimento disciplinare in corso a suo carico: sospeso da scuola per un giorno per aver messo in pericolo la sicurezza dei bambini.

Procedimento avviato dalla precedente dirigente scolastica dell’istituto comprensivo V circolo di Asti (al momento in aspettativa) a seguito di una foto pubblicata con alcuni bimbi arrampicati su un albero.

Sembra una guerra (tanti non mi passeranno il termine rubato al gergo militare) ad una singola persona… in reatà è un atto pubblico dimostrativo.

Che peró per noi, bambini e rispettive famiglie che abbiamo scelto di aderire a questo progetto, è pugnalata al cuore ed ennesima conferma di quanto, in questo nostro paese, ci vogliono omologati, standardizzati, docili, ammaestrabili, non critici, non pensanti. Chi osa uscire dal coro… ecco che entra nel mirino…

In un paese dove le cose funzionano, chi in regione ha deciso di marchiare a vita la carriera di un maestro con questo provvedimento (peraltro ridicolo: sospensione dal servizio per un giorno. Significa che è poco grave ció che credono abbia commesso?!?!) avrebbe dovuto chiedere ai bambini e rispettive famiglie frequentanti quotidianamente la scuola/progetto in questione, se si sentono messi in pericolo; non affidarsi alla denuncia di una dirigente, per una foto visionata sui social (in verità noi sappiamo che dietro c’è molto altro… incluso il glaciale ed imbarazzante silenzio indifferente dell’attuale dirigenza in questi mesi).

Un Maestro che non solo ha ideato questo meraviglioso ed atipico progetto Bimbisvegli, ma che è in qualche modo riuscito a portarlo nella scuola pubblica da anni (quindi alla portata dei conti in banca di tutte le famiglie, non solo per i più facoltosi).

Non senza aver somatizzato le critiche quotidiane… Progetto scuola che in altri paesi europei sarebbe semplicemente normale, uno dei tanti. Una scuola dove si impara in natura e dalla natura, dove nelle aule non ci sono cattedre, dove non ci sono compiti a casa di default, dove il materiale scolastico è condiviso, dove imparare a lavorare in gruppo è la base, dove si impara a scegliere, a pensare; dove si parla di rispetto per l’ambiente, disagi sociali, stili di vita e di consumo, migranti, discriminazioni, accoglienza, pace, amicia, sentimenti, emozioni; dove si attua un’educazione diffusa ed estesa al territorio, dove si interagisce quotidianamente con la realtà locale (singole persone, associazione migranti Agathon, pro loco etc…); quindi una scuola esperienziale, dove si attua un accrescimento non solo culturale ma soprattutto umano. Che quindi corrisponde a tutti i carismi che i massimi esperti (pedagogisti sociologi psicologi etc..) indicano.

Quanti articoli su testate locali e nazionali… quante interviste…. quanti nomi affiancati a sostegno di questo progetto (Paolo Mottana, Giuseppe Paschetto, Gianni Marconato, Anna Ferraris Oliverio etc.) addirittura recentemente promosso dal ministro Azzolina.

Ma niente… siamo in italia. Dove è normale demolire un progetto meraviglioso, illuminato, funzionale e la persona (paternità del progetto appunto) che lo porta avanti, con tanta tenacia e fatica, contro ogni invidia dettata dalla mediocrità umana.

Noi Giampiero siamo con te, e ti ringraziamo ogni giorno per ció che sei, fai e porti nella vita di nostra figlia.
Grazie per sempre.”

Paola Buzzi e Davide Accornero