Coldiretti Piemonte, salute: attacco al Made In Italy con etichette allarmistiche

A rischio prodotti simbolo del Made in Piemonte, già colpiti da crisi per Covid

L’Unione Europea vuole cancellare i fondi per la promozione di carne, salumi e vino prevedendo addirittura etichette allarmistiche sulle bottiglie come per i pacchetti di sigarette.

Lo denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in una lettera inviata al Commissario Europeo per gli affari economici in riferimento al nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” all’ordine del giorno della riunione dei Commissari, con la scusa di tutelare la salute che va invece salvaguardata promuovendo una dieta equilibrata e varia senza criminalizzare singoli alimenti.

“Il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. L’equilibrio nutrizionale va, infatti, ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Una scelta che colpisce prodotti simbolo del Made in Piemonte come la carne ed il vino, oltre a prodotti dalla tradizione secolare, con un impatto devastante sull’economia, sull’occupazione, sulla biodiversità e sul territorio. Si tratta, peraltro, di settori già duramente colpiti dall’emergenza Covid che sta mettendo a dura prova la ristorazione dove carne, salumi e vini di alta qualità trovavano lo sbocco principale. Una provocazione nei confronti dell’Italia a dieci anni dal riconoscimento Unesco della dieta mediterranea fondata proprio su una alimentazione diversificata che con pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito fino ad ora agli italiani – concludono Moncalvo e Rivarossa – di conquistare il primato europeo di longevità”.