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“Con i social si rischia di restare soli, senza amici e senza potersi confrontare con persone vere”

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Proseguiamo il percorso di Atnewskids in collaborazione con la scuola media Parini di Asti in cui sono gli studenti protagonisti: ecco il secondo lavoro selezionato dai professori sul tema del rapporto con i social e la rete visto dai ragazzi.

“Si tratta di elaborati svolti dalle classi prime dove il tema è stato trattato con maggiore attenzione e approfondimento, vista la delicatezza insita in questa fase di passaggio dall’infanzia alla preadolescenza” spiegano dalla Parini.

Giochi online: pregi e pericoli della mia vita in rete

Nel periodo di “quarantena forzata” i social, specialmente Whatsapp, ci hanno tenuto in stretto contatto con le persone a noi care come: i compagni di classe, i familiari, gli amici stretti, i nonni, gli zii, i cugini, che, ricevendo un messaggio, si sentivano un po’ più vicini a noi.
Inoltre, grazie a Youtube o Instagram, io ho potuto vedere video o foto che mi rallegravano la giornata e mi facevano passare più serenamente il tempo libero.
I social che uso di più sono Instagram e Youtube che mi hanno permesso di conoscere nuove persone e di poter girare il mondo tramite uno schermo.
Al giorno d’oggi sono molto usati anche i giochi online, tramite i quali io ho conosciuto nuove persone, sia italiane che straniere, e mi sono particolarmente divertito a parlare in inglese e ad imparare nuove parole.

Purtroppo, come tutte le cose, anche i social hanno degli svantaggi: nel web, infatti, ci possono essere persone con brutte intenzioni che approfittano delle persone più deboli di carattere o ingenue per rubare dati personali e spesso anche soldi.
Per quanto riguarda i bambini ci sono persone che rubano le loro foto di essi modificandole e usandole per scopi malvagi.
Ma la cosa più pericolosa dell’utilizzo dei social, al giorno d’oggi, è la tendenza a isolarsi e ritrovarsi in completa solitudine; rischiare di restare da soli, senza amici, e senza potersi confrontare con persone vere al di fuori dei social e dei giochi, rendendo ancora più difficile la risoluzione dei propri problemi.
Nonostante tutto, per me, i social rimangono molto utili e spesso divertenti, ma vanno usati in maniera intelligente e responsabile e soprattutto non devono essere considerati l’unico mezzo di comunicazione tra le persone.

Edoardo B.
Scuola Media Parini – Asti

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