“Prima di dare le dimissioni… aspetta un attimo!”: il lavoro della donna al centro delle iniziative di CGIL Asti

La Democrazia e la Libertà delle donne ai tempi del Covid: su questo tema la CGIL di Asti e il Coordinamento Donne della CGIL hanno voluto porre l’attenzione con una conferenza stampa online organizzata nella mattinata di oggi, lunedì 28 dicembre. Al centro dell’incontro, l’importante questione di come le donne possono difendersi dalle dimissioni “forzate” ai tempi della Pandemia e il calendario di Donne CGIL Asti.

Proprio il calendario realizzato dalla CGIL è stato presentato in apertura da Luisa Rasero, che ha illustrato questa iniziativa intrapresa per porre l’attenzione sul tema con un calendario al femminile “perché sembra che normalmente delle donne ci si occupi solo l’8 marzo e il 25 novembre – spiega Rasero – Ci è venuta l’idea di preparare un calendario in cui ogni mese si possa riflettere su un tema legato a donne e lavoro.” A gennaio, ad esempio, il tema è quello delle molestie sui luoghi di lavoro, un problema più diffuso di quello che ci si immagina, e così via, mese per mese, in cui al centro c’è la donna e la vita tra lavoro, famiglia, cura, etc… A giugno l’attenzione è incentrato sul rendere effettivi i diritti delle donne in particolare per quanto riguarda l’aborto farmacologico e la pillola RU486. “Speriamo che a giugno sia superato questo tema. – sottolinea Rasero che prosegue – La sintesi migliore è quella del mese di luglio: “Una donna che lavora è libera”. Se il lavoro non c’è è molto difficile uscire da situazioni di violenza. Non che il lavoro risolva ma sicuramente aiuta la donna a sentirsi più libera anche in situazioni familiari delicati“. L’elaborazione grafica del calendario è a cura di Luciano Rosso.

La seconda parte della conferenza è stata incentrata sulla piaga delle dimissioni “forzate” durante la pandemia: tra i motivi più rilevanti di queste dimissioni ci sono l’impossibilità di conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro, la gestione dei figli con le scuole ed asili chiusi e il cambiamento degli orari da parte dei datori di lavoro.

“Nei primi sei mesi del 2020 – spiega Luca Quagliottisi sono ridotte le dimissioni in generale ma sono prevalentemente femminili, con una percentuale di dimissioni al femminile che cresce passando dal 41 a al 48% rispetto al 2019. Sono aumentate le dimissioni delle donne Under 30 e delle donne over 50, donne che spesso devono occuparsi della famiglia e che non possono più lavorare. Il settore da cui arrivano più dimissioni è quello del commercio.” (I dati sono stati forniti dal Centro per l’Impiego).

CGIL Asti ha dunque realizzato un opuscolo per fornire alle donne delle alternative alle dimissioni, permettendo di fare conoscere loro vari passi che si possono affrontare prima di arrivare alle dimissioni. Come l’utilizzo di vari tipi di aspettativa, il part time, la flessibilità, i congedi parentali, i riposi giornalieri, la legge 104, i permessi per malattia dei figli, i permessi con causale COVID, lo smart working ed il telelavoro. E poi ancora, vengono illustrati tutti i tipi di bonus che si possono avere.

“Molte donne che si sono rivolte a noi hanno deciso di provare a non dimettersi, e di aprire trattative con le aziende – sottolinea Quagliotti – In alcuni casi, con datori di lavoro illuminati, si è riuscito a mediare tra le esigenze della donna e quelle dell’azienda, ottenendo risultati positivi. In altri casi, i datori di lavoro erano irremovibili e le donne sono state costrette a dimettersi. Così è nata l’idea di questo opuscolo. Per la sua realizzazione un grazie va a Luisa Rasero, Aurora Sabatini, Fernanda Torrella, Sabrina Bordone e Luciano Rosso.”

Di strumenti ce ne sono diversi ma talvolta le donne non ne sono a conoscenza. Con questo opuscolo, che sarà in distribuzione nel nuovo anno presso la sede di CGIL Asti, si potranno avere più strumenti per trovare soluzioni meno drastiche delle dimissioni. Il calendario sarà distribuito gratuitamente nelle sedi di Asti, Nizza, Canelli e Villanova fino ad esaurimento scorte, l’opuscolo sarà in distribuzione nei primi mesi dell’anno.

“Il messaggio che vogliamo dare è di non mettersi direttamente in trattativa con il proprio datore di lavoro ma di contattare una organizzazione sindacale per avviare una mediazione” è il messaggio che manda Quagliotti.

opuscolo cgil

Ecco l’opuscolo con le regole valide al 30 novembre –> opuscolo dimissioni Quello che sarà disponibile all’inizio del 2021 sarà aggiornato con le eventuali successive modifiche legislative intercorse.