L’intervista ai nuovi rappresentanti dell’Istituto Vittorio Alfieri: “Solo studiando saremo persone libere”

Sara Manzoni, Cecilia Pinca e Federico Cassano sono i nuovi rappresentanti degli studenti dell’Istituto Vittorio Alfieri. In un’intervista a distanza ci siamo fatti raccontare i loro obiettivi e le loro proposte per quest’anno.

Sara, sei già stata rappresentante l’anno scorso, cosa avete in programma per quest’anno?
L’anno scorso è stato difficile, ci è dispiaciuto non aver fatto tutto ciò che avremmo voluto a causa del covid. Per quest’anno sono molto fiduciosa, mi son trovata davanti dei ragazzi e delle ragazze meravigliose, con idee innovative ma soprattutto con una forza di volontà che mancava da tanto nella nostra scuola. E’ il sesto e ultimo anno per me all’interno dell’Alfieri, sono sicura che questa scuola resterà in ottime mani. Ci siamo già incontrati in videochiamata qualche giorno fa per coordinarci e sono rimasta sorpresa dall’intelligenza e dalla maturità dei rappresentanti di quest’anno. Voglio far sì che nella nostra scuola si sviluppi una forte intelligenza emotiva, voglio che la scuola diventi veramente un luogo di cultura.

Federico erano anni che non si vedeva un rappresentante del Quintino Sella, cosa vi ha spinto a candidarvi?
Quando Mattia mi ha proposto di creare la lista ho accettato volentieri, in questi anni ho fatto esperienza come rappresentante di classe, credo di aver sempre svolto il mio compito nel modo migliore possibile, avevo voglia di mettermi in gioco in qualcosa di più grande. E poi, come dici tu, volevo offrire un’opportunità in più al Sella, una scuola che da anni non viene rappresentata dagli studenti.  Per quest’anno mi aspetto che la situazione sanitaria migliori sperando così di poter realizzare quelle proposte che a distanza sarebbero difficili da realizzare. La nostra lista ha preso il nome di Lista Inclusione, va da sé, che uno dei nostri punti chiave sia l’inclusione tra le varie scuole. Abbiamo pensato infatti a numerose attività a cui potranno prendere parte gli studenti dei tre indirizzi dell’Alfieri: conferenze su tematiche di attualità, una festa di fine anno, l’annuario e la cogestione che al Sella non si fanno da anni, la vendita dei libri usati, tornei di calcetto e non solo.

Cecilia, avete vinto le elezioni, come siete riusciti ad arrivare agli studenti in un periodo come questo?
Sono state elezioni diverse rispetto agli altri anni, passare nelle classi per la propaganda sarebbe stato uno dei nostri punti di forza, per fortuna abbiamo saputo sfruttare le piattaforme social e abbiamo giocato d’anticipo. Abbiamo deciso di candidarci ben prima dell’inizio della scuola, quando non c’erano le restrizioni che ci sono adesso, siamo riusciti a incontrare gli ex rappresentanti e a lavorare insieme alla preparazione della lista. Non ci aspettavamo questo risultato ma siamo contenti di essere arrivati agli studenti nonostante tutto. Il classico da anni ha dei rappresentanti che sono stati un esempio per molti, per me. Kliti, Matteo, Enrico e Gianluca hanno lasciato un segno nella nostra scuola e mi hanno spinto a mettermi in gioco. Mi piacerebbe un giorno sapere che qualcuno proverà per me la stessa gratitudine che io provo per loro.

Sara, come rappresentanti avete pensato a qualcosa per aiutare gli studenti in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo?
Ci abbiamo pensato e continueremo a pensarci molto, molti studenti stanno vivendo una condizione di solitudine e quando ti ritrovi da solo inizi a guardarti dentro, senza aver nessuno con cui poterti sfogare. Io personalmente punto molto sull’utilità dell’aiuto, dell’ascolto psicologico per i ragazzi. A scuola abbiamo uno sportello d’ascolto purtroppo poco sfruttato, farsi aiutare è ancora un tabù per molti ma far riscoprire l’importanza e la potenza della comunicazione deve essere uno dei nostri punti chiave. Parlare ti aiuta ad uscire da situazioni che sembrano irrisolvibili. Non voglio nemmeno pensare a chi farà distinzioni tra chi si è diplomato in tempi di Covid e chi no. Per me se uno studente è riuscito a diplomarsi durante una pandemia mondiale, nonostante tutto quello che è successo, dovrà essere orgoglioso di ciò che è riuscito a fare. Stiamo vivendo la storia, noi esistiamo, dobbiamo ricordarcelo e dircelo, dobbiamo riconoscere l’importanza del nostro futuro non scappare da quest’ultimo.

Federico, torniamo al Sella, gli studenti come stanno vivendo questa situazione, cosa avete in programma? 
Devo dire che tutti i professori tengono molto a noi studenti e ci stanno aiutando. Come rappresentante d’istituto cercheremo di modificare la classica routine degli studenti organizzando attività extra-scolastiche, dibattiti coinvolgendo artistico e classico e soprattutto la cogestione. Innanzitutto speriamo vivamente di poterla organizzare, non vediamo facile la realizzazione di una cogestione a distanza, è da tanti anni che al Sella non viene organizzata ed è anche per questo che ci teniamo a farla in presenza. Come già detto mi piacerebbe una maggiore interazione tra le varie scuole, finalmente il sella ha una rappresentanza, è arrivato il momento di sfruttarla.

Cecilia e Sara, il covid ha stoppato, almeno per il momento tutte le attività extra-scolastiche del Classico, avete in programma qualcosa?
Crediamo fortemente che siano uno dei maggiori punti di forza della nostra scuola, un vero e proprio percorso di crescita. Non è facile pensare a come salvarle, sono attività che necessitano della presenza fisica delle persone. Per ora abbiamo pensato ad un’edizione online del giornalino che negli anni ha sempre strappato un sorriso ai nostri studenti e crediamo possa essere un aiuto per tutti i ragazzi a casa. C’è però bisogno di un passaggio di testimone, non abbiamo intenzione di immaginare un classico senza queste attività, molti studenti scelgono di far parte di questa scuola proprio grazie alla presenza del teatro autogestito, del giornalino ecc…  Sono attività nate dagli studenti ma i professori stessi ci supportano nel portarle avanti e sono al nostro fianco in ogni momento. Confidiamo nelle nuove generazioni, non abbiamo paura che queste iniziative non vengano portate avanti.
Concludiamo con un pensiero personale, ma a cui teniamo molto, è una delle prime volte cha abbiamo due rappresentanti femmine, questo dimostra che c’è una crescita nella nostra scuola. Questo percorso di crescita deve continuare, rendiamoci conto della fortuna che abbiamo, apprezziamo le piccole cose. Abbiamo la possibilità di imparare e informarci e solo informandoci saremo persone libere.


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