Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, la lettera del presidente Filippo Mobrici

Riceviamo e pubblicbiamo.


Gentilissimi,
per tutto il 2020, anno che verrà tristemente ricordato per l’emergenza sanitaria globale, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha cercato di rispondere alle molte difficoltà mettendo al centro dei propri messaggi il territorio e il suo vino.

Abbiamo comunicato i nostri prodotti in Italia e nel mondo, divulgando le caratteristiche delle nostre colline e delle nostre denominazioni; abbiamo perseguito il nostro lavoro di tutela e di ricerca scientifica, come il progetto sulla caratterizzazione enologica “Barbera 2.0”; abbiamo elaborato i dati del nostro sistema produttivo attraverso indagini statistiche, per osservare gli andamenti del comparto e valutare gli interventi; abbiamo continuato a sviluppare programmi mirati al perfezionamento dell’attività in vigna e della sostenibilità in viticoltura.

I numeri in crescita del nostro comparto di riferimento fotografano un settore che, malgrado le restrizioni e le relative ricadute sulla ristorazione e sugli alberghi, nostri principali canali di indotto, ha reagito grazie soprattutto alla capacità e alla resilienza dei nostri produttori e delle nostre aziende. Ma il mondo del vino è prima di tutto relazione e convivialità, aspetti massimamente colpiti dalle limitazioni nazionali e internazionali. Ecco perché per il 2021 auspichiamo un cambio di rotta, anche da un punto di vista politico, prima che la situazione diventi
irreversibile.

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, con le sue 13 denominazioni pari a circa il 30% della superficie a Doc e Docg del Piemonte, rappresenta un osservatorio coerente per riflettere sul futuro del nostro Paese a partire da un prodotto come il vino, da sempre fra i principali ambasciatori del made in Italy nel mondo e fonte di sostentamento per migliaia di famiglie.

Cultura, paesaggio, impresa, sostenibilità, occupazione: risorse e valori che caratterizzano certamente lo spirito del Monferrato, territorio che dal 2014 è Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma anche la vocazione del tessuto produttivo italiano e delle sue eccellenze. Tutte cose che le istituzioni hanno il dovere di ricordare e difendere.

Perché è importante continuare a fronteggiare l’emergenza adeguandosi a tutte le misure di sicurezza indicate, ma oggi più che mai le possibilità del nostro futuro dipenderanno da quello che riusciremo a conservare del nostro passato. Come l’importanza di incontrarsi, di comunicare, di vivere il lavoro assieme agli altri.

Il mondo del vino italiano incarna tutto questo. Esso è assieme incontro e crescita, socialità e benessere. E la salute del suo comparto riflette, per estensione, una salute diffusa e generalizzata.

Il Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato
Filippo Mobrici

Natale 2020, gli auguri del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato