Asti, ambulanti in piazza contro il DPCM: solidarietà dall’Amministrazione Comunale fotogallery

“Il minimo sindacale è richiedere che almeno per la provincia di Asti, dove la situazione dei contagi è più tranquilla, si possano adottare misure differenziate” così Giorgio Re, della commissione mercati unificati di Asti, uno dei rappresentanti degli ambulanti che sono scesi in piazza questa mattina non per montare il proprio banco ma per protestare contro il DPCM.

“Qui si parla sempre di ristori, ignorando come questi siano insufficienti perché un’azienda ha comunque dei costi fissi tutti i mesi – conclude – noi non vogliamo l’elemosina, vogliamo solo lavorare”.
Una protesta pacifica ma decisa, alla quale hanno aderito in segno di solidarietà e vicinanza anche il sindaco e diversi rappresentanti della giunta comunale.
“Chiediamo che i mercati possono essere svolti anche in zona rossa: sono servizi essenziali che non pregiudicano l’indice dei contagi” : così alcune richieste fatte questa mattina.

“Sono qui come primo cittadino ma soprattutto perché anch’io per tanti anni sono stato ambulante: siamo qua per dire che queste misure uccidono il lavoro -ha detto il sindaco Maurizio Rasero nel suo intervento – chi afferma il contrario forse ho uno stipendio fisso e non deve barcamenarsi per arrivare alla fine del mese. Come Amministrazione Comunale lotteremo in tutti i tavoli per far sì che queste misure, che riteniamo ingiuste e discriminatorie, vengano cambiate. tenendo sempre un occhio alla curva dei contagi, che, seppur con numeri alti, incomincia a far vedere qualche segnale positivo”.
*Da qui a fine novembre – così il vice sindaco Marcello Coppo – dovremmo fare di tutto per salvare il Natale. Sia in senso spirituale ma che anche in senso commerciale: è un periodo troppo importante per la sopravvivenza delle nostre aziende”