Artom Asti, la quarantena comunicata solo ai ragazzi tramite Whatsapp fa discutere

Classi in quarantena e genitori preoccupati, in mezzo ci sono le scuole, estremamente sotto pressione tra procedure che cambiamo rapidamente e Dpcm che impongono modifiche in itinere che vanno a minare quel poco di equilibrio che si cerca di trovare.

In un momento in cui la comunicazione tra scuola e famiglia è di vitale importanza, ci sono situazioni che però mettono in crisi.

È il caso di alcuni genitori della 5C dell’Artom, classe ufficialmente in quarantena dopo la comunicazione che l’ASL ha fatto alla scuola nel tardo pomeriggio di lunedì 19 ottobre, in seguito alla positività di uno studente. I genitori però lamentano l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte della scuola, perchè della quarantena sono stati avvisati solo gli stessi alunni, tramite un messaggio di Whatsapp.

“Abbiamo saputo venerdì 16 della positività del ragazzo – spiegano un genitore – perché lui stesso lo ha comunicato ai compagni. I docenti hanno detto ai ragazzi che il lunedì avrebbero fatto lezione a distanza in attesa di comunicazioni che a noi, genitori, non sono mai arrivate. Abbiamo provato a metterci in contatto con la scuola per sapere come comportarci, ma non abbiamo avuto risposte. Una comunicazione di una cosa così delicata tramite Whatsapp e solo ai nostri figli non è ammissibile.”

Sono stati dunque proprio i ragazzi il tramite con cui il messaggio è arrivato alle famiglie, responsabilizzando gli studenti nel loro ruolo in questa situazione, anche se le modalità hanno lasciato perplessi alcuni genitori.

All’accusa dei genitori replica, raggiunto da ATnews, il dirigente Franco Calcagno che dichiara: “I genitori sono stati avvisati tramite i ragazzi che sono tutti maggiorenni. In ogni caso il coordinatore ha inviato quanto da noi ricevuto dall’ASL che è e rimane l’unico referente formale e sostanziale di queste operazioni. Noi ci limitiamo a comunicare quello che ci viene comunicato.”