I Giovani Astigiani: “Ci dispiace dover affrontare polemiche di così poco conto da parte della minoranza”

Non si fa attendere la replica alla lettera della minoranza pubblicata in mattinata sulle modalità della convocazione del Consiglio Comunale di Asti. A difendere l’operato dell’Amministrazioni intervengono “I Giovani Astigiani”.

Di seguito pubblichiamo il loro comunicato:

“A seguito della rilevazione mossa dai consiglieri di minoranza sulla convocazione del consiglio comunale in data 10 settembre, il gruppo consiliare “I giovani astigiani” riflette su quanto accaduto. Nel documento in questione viene contestato come “nè la data nè l’oggetto della convocazione siano stati concordati”; viene altresì contestata la modalità: la discussione delle pratiche in via telematica. Premesso che troviamo più che legittima ogni osservazione da parte dell’opposizione, non ci troviamo d’accordo con il contenuto di tali contestazioni. Il sindaco, in accordo con il Presidente del Consiglio, individua secondo regolamento, le date per le convocazioni e la discussione delle pratiche. Tutti i consiglieri (maggioranza e opposizione) hanno l’onere di farsi trovare disponibili per il corretto funzionamento della macchina amministrativa garantendo la presenza. Ciò significa che al netto dei propri impegni personali, che essi siano di natura ludica o professionale, la responsabilità del Consigliere Comunale è quella di garantire il controllo del sistema politico-amministrativo della macchina pubblica. Ci dispiace dunque dover affrontare polemiche di così poco conto da parte di una minoranza che è (o perlomeno dovrebbe) essere al corrente dei regolamenti e delle procedure.

L’aspetto più interessante della questione è però un altro. La minoranza in questi mesi è intervenuta pubblicamente più volte con osservazioni che ci dispiace definire poco incisive; nulla che sia stato adeguatamente argomentato, nulla di efficace che sia stato proposto per la ripartenza della città, insomma: il nulla. Ci pare che le critiche mosse siano pretestuose e poco costruttive.

Non è che forse la popolarità mediatica del sindaco abbia messo in allarme l’opposizione che si vede, inevitabilmente, oscurata?
Non è che ogni uscita mediatica della minoranza sia stato giusto il pretesto per “dire qualcosa” e ottenere un minimo di visibilità?
Non è che forse l’operato del sindaco (soprattutto durante l’emergenza Covid) sia stato così inattaccabile da dover cercare qualche cavillo amministrativo pur di poter criticare qualcosa?”

I GIOVANI ASTIGIANI
Paride Candelaresi
Denis Ghiglione
Elisa Pietragalla