Toccare il cielo con un dito: la scalata del Monte Bianco dell’astigiano Matteo targata Gran Canyon

Prendete una giornata di sole, il panorama mozzafiato di cui si può godere dal tetto d’Europa e un buon panino da gustare contemplando la vastità dell’orizzonte e il ritmico alternarsi delle creste delle Alpi.

Sono queste le coordinate che hanno scandito l’ultima impresa di Matteo Varallo, 26 anni, di Castelnuovo Calcea, già assurto agli onori della cronaca per la sua sete di avventura, che lo ha portato negli scorsi anni a esplorare i quattro angoli della terra. Anche quest’anno la voglia di mettersi in gioco non è venuta meno e ha avuto la meglio sulle complicazioni legate all’emergenza sanitaria e così Matteo non ci ha pensato due volte a concretizzare un’idea che da tempo accarezzava: scalare il Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa.

“La preparazione ha richiesto molto tempo – spiega Matteo – ho iniziato a pianificare il progetto parecchi mesi fa, perfezionando ogni singolo dettaglio e non lasciando niente al caso: mi sono allenato con costanza per raggiungere un’ottima forma fisica e ho incominciato a seguire un programma alimentare mirato allo scopo”. Poi il 19 luglio scorso l’incontro con il grande gigante bianco, che si erge con i suoi 4810 metri di altezza in tutta la sua maestosità. “Il primo impatto è stato abbastanza duro – aggiunge Matteo – ormai sono abituato a muovermi in alta quota, ma le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. L’aria rarefatta, il repentino cambio di dislivello e le basse temperature sono ostacoli da non sottovalutare e che riesci a superare solo grazie ai nervi saldi e alla tenacia”.

Coprotagonisti in questa ascesa alla vetta i ragazzi dello staff del Gran Canyon, pub affermato di Castelnuovo Belbo, che hanno dato un sostegno economico e morale all’impresa e a cui sono diretti i sentiti ringraziamenti del testimonial Matteo (che ha posato per uno scatto fuori dal comune con una borsa del delivery del locale): “Ho scelto di realizzare questo mio progetto insieme ai ragazzi del Gran Canyon perché credo fortemente nei loro principi e nel loro lavoro fondato su qualità, passione e costante miglioramento dovuto all’esperienza maturata negli anni. Gli stessi ideali, d’altronde, che sono alla base di ogni mio progetto di questo tipo. Ringrazio veramente di cuore loro e chiunque mi abbia supportato e abbia creduto in me”.

Locale dall’animo frizzante e dallo staff giovane e disponibile, il Gran Canyon ha aperto i battenti 26 anni fa, scommettendo su una zona in cui un country pub era un unicum. Oggi, grazie alla suggestiva location e alla bravura dei suoi attuali proprietari, Daniel e Cristina, è diventato un punto di riferimento per tutto il Piemonte e luogo di ritrovo per amici e famiglie. “Abbiamo festeggiato i dieci anni lo scorso marzo, anche se il locale era chiuso per nostra scelta a causa delle restrizioni dovute all’emergenza” ci rivela Daniel, che aggiunge: “Abbiamo riaperto il 3 aprile, ricevendo subito un ottimo feedback da parte della clientela che ha usufruito volentieri del servizio delivery: viaggiavamo sulle 50 consegne a sera e in tutti i casi siamo riusciti a consegnare il pasto caldo e in orario. È stata una bella soddisfazione”.

E ora, dopo il rinnovo del menù dello scorso febbraio e dopo aver dotato il locale di una tensostruttura di 25 metri con tanto di tv che permette di stare all’aperto anche in caso di maltempo, resta un unico grande sogno nel cassetto dei proprietari: “Il nostro obiettivo è di far conoscere il locale il più possibile e di farci apprezzare al grande pubblico per la nostra dedizione e per la qualità dei nostri prodotti. Ci è già capitato di avere clienti che arrivavano da fuori regione apposta, addirittura da Genova, ma questa volta ci siamo spinti davvero oltre, sulla cima del Monte Bianco!”

matteo varallo monte bianco con panino gran canyon