Lettere al direttore

Europa Verde Asti: “Riteniamo scandaloso dover leggere dichiarazioni che mirano a creare un velo ecologista intorno ai cacciatori”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Federazione provinciale dei Verdi Europa Verde Asti a firma di Patrizia Montafia e Giuseppe Sammatrice


Cari Lettori, rispondiamo ad articoli apparsi ieri sul web, intitolati più o meno così “ Nell’Astigiano tornano le pernici rosse e le starne, grazie ad un progetto di ripopolamento…”; il testo lascia pensare ad un intervento di una associazione nazionale come il WWF, Pro Natura, ENPA o Lega Ambiente ma ci dobbiamo ricredere immediatamente perché a dire queste affermazioni sono i presidenti di Arci caccia e Libera caccia.

“Folgorati sulla via di Damasco?” da qualche tempo queste organizzazioni di cacciatori lanciano messaggi fuorvianti e tendenziosi, un buon modo per creare inganno e confusione.
Il ripopolamento di specie cacciabili, decantato dalle associazioni venatorie come un vanto utile per gli equilibri dell’ambiente, non è altro che il reinserimento nei territori di animali non protetti allevati in cattività e pagati da noi contribuenti per poterli successivamente uccidere a suon di doppiette, un modo tanto palese quanto “criminale” per sostenere la caccia e l’industria delle armi.
Noi siamo certi che le associazioni venatorie aspettano soltanto che il numero di Pernici rosse e di Starne sia accettabile per poter riempire il carniere, qualificando quelle povere vite come oggetti e non soggetti.

Riteniamo scandaloso dover leggere dichiarazioni che mirano a creare un velo ecologista intorno ai cacciatori, l’esperienza del Covid 19 e la distruzione degli equilibri naturali che provoca l’innalzamento di temperatura causando la morte di migliaia di animali uccisi dal fuoco come in Australia o in Amazzonia, non vi ha insegnato nulla?
Leggere frasi come queste: “Quando eravamo ragazzi, i cacciatori di altre regioni facevano la coda per poter venire nell’Astigiano a cacciare starne e pernici rosse,” e continuando a leggere tra le righe raccogliamo un’ammissione di colpevolezza e di “auspicio” : “Con il passare del tempo questi animali erano però quasi spariti dalle nostre zone. Finalmente, nelle nostre campagne, possiamo tornare a sentire quell’inconfondibile canto”.

Ai signori di Arci caccia e di Libera caccia I Verdi chiedono di smetterla con le menzogne lasciando intendere un sentimento di amore nei confronti della vita e vi invitano a dare un segnale forte, reale, di svolta in difesa degli animali e dell’ambiente, condividendo la proposta già lanciata lo scorso anno per una moratoria sulla caccia di 5 anni in tutto il Piemonte.
I Verdi sono pronti a sedersi ad un “tavolo” di confronto in difesa degli animali classificati cacciabili, in assenza di un dialogo purtroppo i cacciatori rimarranno la negazione dell’ecologia con la macchia di essere solo gli autori della distruzione delle biodiversità animali rompendo tutti gli equilibri che la natura aveva creato nei secoli.
#stopallacaccia

Federazione provinciale dei Verdi Europa Verde Asti: Patrizia Montafia – Giuseppe Sammatrice