Angela Quaglia interroga il sindaco sui lavori alla Scuola Olga e Leopoldo Jona

Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione di Angela Quaglia, consigliera comunale.


“Al Sig. Sindaco del Comune di Asti

La sottoscritta consigliera comunale,

preso atto del cronoprogramma dei lavori di abbattimento e ricostruzione della scuola media statale Olga e Leopoldo Jona, presentato dall’amministrazione comunale, il quale necessitava, per le demolizioni, di 90 giorni in assenza di attività didattica;
considerato che gli stessi sono iniziati nel mese di agosto a poco più di 30 giorni dall’inizio dell’attività scolastica, mancando quindi i 90 giorni previsti e necessari;

avendo verificato che dal Piano Generale della Sicurezza del Progetto Esecutivo relativo all’intervento in questione, appare che “dalle indagini geologiche condotte in sito intorno all’area esterna della scuola esistente, è stato rinvenuto attraverso il sondaggio S4, materiale di riporto potenzialmente contenente frammenti di lastre tipo Eternit in cemento-amianto da classificare come rifiuto speciale pericoloso che andrà rimosso mediante specifico piano di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08;

che relativamente al punto precedente “il Comune di Asti NON HA fornito indicazioni riguardo la presenza di materiali contenenti amianto all’interno della scuola esistente, e che occorrerà eseguire indagini preliminari prima della demolizione totale del fabbricato esistente”. “A tal proposito il Datore di lavoro dell’impresa incaricata di tali lavori dovrà predisporre, a sua cura e spese, il proprio – PIANO DI LAVORO – contenente le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell’ambiente esterno.”

Che “copia di tale piano dovrà essere inviata all’organismo di vigilanza (SPRESAL, Via Conte Verde, 125) almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Se entro il periodo di cui al precedente capoverso, l’organo di vigilanza non formulerà motivata richiesta di integrazione o modifica del piano di lavoro e non rilascerà prescrizione operativa, il datore di lavoro potrà eseguire i lavori di bonifica”.

Considerato, inoltre, che sempre nel Piano della Sicurezza del Progetto Esecutivo, viene debitamente trattato il “Rischio di amianto” e che l’Amministrazione comunale NON era a conoscenza e/o NON ha fornito indicazioni a riguardo; che “l’amianto è una sostanza fibrosa cancerogena e rappresenta un pericolo per la salute quando esiste la possibilità che le polveri amiantifere (fibre microscopiche) siano inalate”.

Considerato che le prescrizioni di rimozione e bonifica dell’amianto dovranno essere eseguite nel rispetto del titolo III del D.Lgs. 81/2008, così come indicato nel Piano della Sicurezza, prevedendo fra le altre cose “la chiusura dei serramenti dell’edificio scolastico e degli edifici circostanti” e tali serramenti dovranno essere tenuti chiusi “per il tempo necessario ai lavori di bonifica” e che “tutte le lavorazioni dovranno essere eseguite in assenza di attività didattiche”.

Considerato che nei pressi della Scuola Media Jona, insiste la Scuola Materna Miroglio, la quale anch’essa riprenderà le attività con il calendario scolastico.

Considerato che il 14 settembre p.v. inizieranno le attività scolastiche e che il progetto prevedeva il mantenimento di n. 12 classi all’interno del “moncone” Jona e che gli spazi previsti risultavano già risicati e ristretti, in totale assenza della attuali prescrizioni anti Covid-19.

Considerato che di fatto sono venuti a mancare i 90 giorni necessari per demolizioni e trivellazioni, previsti dal cronoprogramma precedentemente citato e che le trivellazioni risultano essere attività ad alta rumorosità.

INTERROGA la S.V.

Per sapere:
1) se i lavori previsti “in assenza di attività didattica” alcuni dei quali “potenzialmente” pericolosi, saranno terminati entro il 13 settembre p.v.
2) per quale motivo l’Amministrazione non ha fornito, alle ditte aggiudicatrici, indicazioni circa la presenza di “lastre di Eternit in cemento amianto all’interno della Scuola”.
3) Se è stato redatto un PIANO DI LAVORO, da parte del datore, relativo alla rimozione e bonifica delle parti contenenti amianto, se lo stesso è stato inviato all’organismo di vigilanza (Spresal), almeno 30 giorni prima l’inizio dei lavori e quali eventuali prescrizioni vi siano state.
4) Se tali lavori di bonifica siano già stati eseguiti e siano terminati e quali siano le certificazioni che li attestano, e/o vi sia la previsione che altre parti del fabbricato, ancora da demolire, contengano lastre di Eternit.
5) Se, come indicato, durante le lavorazioni, siano stati tenuti chiusi i serramenti dell’edificio scolastico Jona e della Scuola Materna Miroglio situata nei pressi, e chi ha presidiato a tali adempimenti, per entrambe le strutture, indicandone le generalità.
6) Se è stata debitamente informata la cittadinanza residente nelle zone circostanti e con quali mezzi e modalità.
7) Se, a seguito della pandemia Covid-19, vi sia stata una revisione degli spazi scolastici previsti all’interno del “moncone” (che pare debbano ospitare 12 classi) e se gli stessi rispettano le prescrizioni previste dalle norme emanate per la prevenzione del Covid-19 e se non vi siano rischi di inalazione di polveri amiantifere per gli alunni e gli insegnanti.
8) Se all’interno della scuola, sono stati necessariamente previsti tutti gli spazi per le attività didattiche (laboratori, palestra, spazi comuni) e tali spazi siano stati identificati e previsti considerando le prescrizioni di legge inerenti la pandemia (dimensioni in mq, distanziamento sociale ecc…)
9) Se le attività di demolizione e trivellazione, per le quali erano previsti 90 giorni da cronoprogramma, sono state interamente terminate, o durante il periodo scolastico vi saranno ancora delle attività particolarmente rumorose, se quindi, sono previste barriere anti rumore, sia verso la Scuola Media Jona (moncone), sia nella direzione della Scuola Materna Miroglio, che accoglie bambini della prima infanzia, che praticano anche il riposo pomeridiano.
10) Se gli alunni della Scuola Media Jona, per questo anno scolastico, potranno usufruire degli stessi diritti allo studio previsti per altri loro coetanei frequentanti analoghi istituti della nostra città; se così non fosse cosa ha previsto l’Amministrazione in alternativa.
11) Se a seguito delle demolizioni fin qui eseguite e considerando il “moncone” di fabbricato che dovrà ospitare dalle 10 classi di scuola media, se l’Amministrazione è già in possesso del: 1. Certificato di idoneità statica; 2. Certificato di agibilità; 3. Certificato di Prevenzione incendi relativamente al fabbricato che dovrà ospitare alunni e insegnanti, con preghiera di allegare tali certificazioni.”

Asti, 27 agosto 2020

Angela Quaglia