Le prescizioni sanitarie devono sposarsi con la qualità pedagogica delle relazioni. Questa la base, abbastanza ovvia, da cui partono le linee metodologiche del Ministero dell’Infanzia per il ritorno a settembre alla Scuola dell’Infanzia.
Il contatto fisico nell’età tra 3 e 6 anni contraddistingue la relazione dei bambini tra loro e con gli adulti di riferimento “occorre approntare modalità organizzative che contemplino la difficoltà di garantire il distanziamento fisico”. I protocolli si concentreranno quindi sui servizi per l’accesso quotidiano, sulle modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché sull’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali.
Il Piano Scuola 2020/2021 fornisce alcune indicazioni (più teoriche che pratiche) sia per quanto riguarda l’educazione e cura dei piccoli sia per le misure di prevenzione e di sicurezza.
Ascolto
Bisogna organizzare momenti riservati di ascolto sia per i bambini che per la prima volta frequenteranno la scuola sia per quelli già frequentanti per i quali vanno riannodate esperienze bruscamente interrotte e che vanno preparati al nuovo incontro. Momenti di ascolto vanno pensati anche per i genitori.
Rituali di igiene
L’assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto andranno presentate in modo sereno e gioioso: il rito frequente dell’igiene delle mani, la protezione delle vie respiratorie, la distanza di cortesia potranno diventare nuove “routine”.
Dispositivi di sicurezza
Per quanto riguarda le misure di prevenzione e sicurezza si consigliano per gli insegnanti dispositivi di protezione. Raccomandabili le visierine “leggere” e, quando opportuno, dei guanti di nitrile in modo da poter essere riconosciuti e mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli.
Giochi
Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia.
Spunti più pratici emergono nel paragrafo dedicato alla riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi.
Di seguito le misure indicate:
– la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento;
– la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione. Si raccomanda una continua aerazione degli ambienti;
– la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati, oppure secondo i suggerimenti di carattere generale più avanti impartiti;
– la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture.
Spazi esterni
Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti.
Ingresso e uscita
Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico.